Lucertole turchesi, chiocciole rosso fuoco, delfini rosa, rane verde smeraldo, gamberi arancioni o blu cobalto. E’ uno dei paradisi di biodiversità quello descritto dal nuovo rapporto del WWF L'ultima frontiera: nuove specie scoperte in Nuova Guinea lanciato oggi al livello internazionale e accompagnato da una gallery fotografica. Sono 1.060 le specie nuove per la scienza: 218 piante tra le quali 100 orchidee, 43 rettili, 12 mammiferi tra i quali una specie unica di delfino e 580 invertebrati, 134 anfibi  2 specie di uccelli e 71 pesci, incluso un raro squalo che vive lungo le rive di alcuni dei più impenetrabili fiumi.

Il rapporto dimostra che le foreste e i fiumi della Nuova Guinea sono tra i più ricchi di biodiversità nel mondo. Ma ci ricorda che l'opera dell'uomo può distruggere anche luoghi ricchissimi come questi. 


"Con questo rapporto lanciato nell'anno delle foreste il WWF mostra ancora una volta al mondo intero quale crimine stiamo commettendo - spiega Massimiliano Rocco responsabile del programma Specie, TRAFFIC & Timber Trade del WWF Italia - con gli inarrestabili processi di deforestazione portati avanti senza scrupoli dalle foreste amazzoniche a quelle asiatiche o a quelle africane, in nome sempre più spesso di interessi privati e sottraendo così' alle economie locali e a popoli che abitano quelle foreste la possibilità di un futuro e negando lo sviluppo di processi di gestione sostenibile che possano garantire risorse primarie nel tempo e che possano anche contenere i fenomeni di emissione di gas nell'atmosfera. Altro aspetto critico della deforestazione che oggi è responsabile per ben un 18 % dei gas emessi nell'atmosfera".

La Nuova Guinea - il terzo luogo al mondo per estensione di foreste pluviali dopo Amazzonia e Congo - è l'isola tropicale più grande della Terra ed è divisa tra due paesi, la Papua Nuova Guinea (orientale) e l'Indonesia (occidentale). L'isola rappresenta solo lo 0,5% della terraferma ma ospita oltre l'8% delle specie viventi secondo il WWF.

 

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