I Penan sono uno degli ultimi popoli indigeni del Borneo malese.  Assediati per decenni dalle multinazionali del legname, hanno difeso strenuamente la propria foresta e le proprie tradizioni.

Recentemente le donne del popolo dei Penan hanno accusato gli impiegati di due compagnie del legname malesi per violenze sessuali e stupri ai danni di giovani donne tra cui ragazze in età scolare. Secondo l’inchiesta condotta dalla fondazione Bruno Manser, gli la presenza delle operazioni forestali è spesso associata ai raid nei villaggi Penan del medio Baram alla ricerca di donne. In alcuni casi, gli stupri vengono commessi direttamente negli accampamenti delle compagnie del legno Infatti i trasporti scolastici sono stati demandati proprio alle imprese, come parte del compenso per le concessioni forestali.  E spesso le ragazze sono dirottate e forzate a trascorrere la notte negli accampamenti.Malgrado le denunce alle autorità, nessuna misura è stata intrapresa per far cessare le violenze. Al contrario, il governo del Sarawak ha recentemente fatto sapere che non riconoscerà più i capi Penan eletti in alcune comunità, un provvedimento percepito come un tentativo di stroncare la resistenza dei Penan alla deforestazione.

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