Si fanno sempre più nebulosi gli impegni dell'Indonesia alla protezione di foreste e torbiere. Il governo di Jakarta ha recentemente annunciato che sosterrà la produzione di biocarburanti con sovvenzioni statali, qualora il loro costo dovesse superare quello del petrolio. 
La compagnia petrolifera statale Pertamina prevede per il 2009 di miscelare il proprio petrolio con 580.025 chilolitri di olio di palma.
Nel corso degli ultimi due decenni si stima che quasi 10.000 chilometri quadrati di foreste siano stati trasformati in piantagione di palma da olio, nella sola isola del Borneo. Il governo punta ora al raddoppio, ma misure come i sussidi sui biocarburanti porteranno inevitabilmente all'abbattimento di ampie superfici di foresta umida e di torbiera, con il rilascio in atmosfera di incalcolabili quantitativi di carbonio immagazzinato nella biomassa forestale e nel suolo torboso.


Intanto un nuovo articolo pubblicato sulla rivista scientifica Human Ecology conferma i timori già espressi dalla comunità scientifica: non vi sono abbastanza terreno, acqua e energia per sostituire il petrolio, ormai in esaurimento, con biocarburanti. L'articolo Food Versus Biofuels: Environmental and Economic Costs di  David Pimentel, della Cornell University (1), analizza gli impatti sugli ecosostemi e sulla sicurezza alimentare, oltre alle emissioni di CO2 prodotte dal drenaggio delle torbiere, ma non si ferma qui. Affronta anche il bilancio energetico degli agroarburanti, e il risultato e' sempre lo stesso: negativo. La produzione di un litro di biocarburante richiede molta più energia di quanta questo non sia in grado di generare. 
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