Da ieri il Quartiere Flaminio, a Roma, è sul piede di guerra contro la realizzazione insensata di box sotterranei a piazza Gentile da Fabriano che rischiano di minare la stabilità dei palazzi vicini oltre che di distruggere la piazza, il suo giardino e i 18 platani secolari.
Tutta la piazza è stata recintata con blocchi di cemento che ricordano il G8 o un mini muro di Berlino. Anche camminare è impossibile ora e stamattina un non vedente è stato aiutato da alcuni passanti perchè rischiava di inciampare nei blocchi di plastica colorati poco visibili nella gimkana assurda imposta dai lavori.

Le proteste già si fanno sentire. Ieri i primi abitanti sono stati identificati perchè con il megafono avevano improvvisato una piccola protesta, alle finestre compaiono i primi striscioni con scritto “NO!” e qualcuno ha anche dipinto “No box” sui blocchi di cemento.
La stampa libera ci è già vicina. Ieri Super Tre ha fatto un servizio televisivo intervistando alcuni di noi e Repubblica ha dato spazio oggi alla protesta. Non tutti purtroppo comprendono la gravità di quello che potrebbe accadere. Basti pensare che in Prati, vicino a un progetto simile, un palazzo è stato evacuato e in un altro gli abitanti sono stati diffidati dalla Protezione Civile ad andare in metà palazzo a rischio.

 

 

 

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