A fuoco un milione di ettari di foresta siberiana, è quanto denuncia Greenpeace sulla base di immagini satellitari. I recenti incendi nell’Alberta, in Canada, hanno catturato l’attenzione dei media. Nulla si sa però della catastrofe in Russia. Secondo l'analisi dei dati satellitari, gli incendi si estendono su un’area di un milione di ettari, esattamente il doppio degli incendi forestali che hanno sconvolto la regione petrolifera dell’Alberta. Il governo russo però ha ridimensionato a un decimo la portata delle fiamme, minimizzando l’evento.

La versione governativa è stata smentita da Greenpeace Russia, che analizzando le immagini riprese dai satelliti della NASA (Terra / MODIS e Aqua / MODIS), che indicano chiaramente l’estensione delle fiamme e dell’area coperta dal fumo, sul confine russo-cinese.

Una massiccia e persistente ondata di fumo, come già sperimentato in Indonesia, può avere gravi impatti sulla salute della popolazione, causando affezioni respiratorie anche mortali. 
 
La stragrande maggioranza degli incendi in Russia è di origine dolosa, causata dalla combustione della vegetazione per le operazioni agricole.

La stagione particolarmente asciutta ha fatto del il 2016  l’anno dei peggiori incendi, con oltre 2 milioni di ettari bruciati finora nella sola Russia. Ogni anno le fiamme fanno il loro raccolto di distruzione, distruggendo tra i 5 a i 6 milioni di ettari, con picchi di 11 milioni, come nel 2012. Due milioni di ettari già devastati all’inizio della stagione sembrano promettere un’anno davvero difficile.6 può diventare simile devastante.

 

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