L'associazione ambientalista portoghese Quercus denuncia gli impatti ambientali delle piantagioni della Altri Florestal SA (ex Silvicaima): pratiche illegali, erosione del suolo, mancanza di discontinuità nelle monocolture di eucalipto e impatto sulle specie protette. Malgrado ciò, la Altri Florestal ha ottenuto la certificazione per la gestione sostenibile delle foreste.


Secondo Quercus, le piantagioni in questione violano alcuni principi base della gestione responsabile delle foreste, ma le sollecitazioni verso la Altri Florestal e l'ente di certificazione Sativa (Soil Association Woodmark per Forest Certification), sono risultati vani.
I nuovi progetti di riforestazione hanno comportato l'installazione di enormi aree di monocoltura di eucalipto, senza il rispetto delle condizioni minime:
* L'aratura di vaste aree senza discontinuità, pratica che provoca una acuta erosione del suolo;
* La piantumazione di centinaia di ettari senza alcuna discontinuità, senza inframmezzarle con fasce di specie più resistenti agli incendi, misura necessaria alla prevenzione della diffusione degli incendi, prevista anche ai sensi di legge (Portaria n. 528/88 e il Piano nazionale portoghese per la prevenzione e la protezione delle foreste contro gli incendi);
* L'abbattimento di querce da sughero, protette dalla legge, senza le necessarie autorizzazioni;
* La piantumazione di eucalipto in corsi d'acqua temporanei, di pubblico dominio;
* l'installazione di un grande recinto di filo spinato, per racchiudere la proprietà di Galisteu, all'interno del Parco Naturale Internazionale del Tejo, aumentando il rischio di lesioni e di morte tra la fauna selvatica.

Quercus ritiene che alla gestione della Altri Forestal dovrebbe essere ritirata la certificazione: "Nonostante gli avvertimenti e le numerose testimonianze fornite all'ente di certificazione Sativa, circa le violazioni dei principi del Forest Stewardship Council (FSC), dal principio 1 sulla legalità al principio 10 sulle piantagioni, la Altri Florestal ha ottentuto il rinnovo della certificazione. Quercus sostiene il FSC in Portogallo, ma ritiene che attività come quella della Altri Florestal non possano essere certificati, se non a costo di screditare l'intero sistema".

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