La giornata dell'Open 2010 in Nigeria è stata caratterizzata dalla messa a dimora di alberi autoctoni da parte dell'IITA a Ibadan, la seconda città della Nigeria, contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Le foreste naturali dell'Africa vengono abbattute al ritmo allarmante di circa 3,4 milioni di ettari l'anno, che ne fanno il continente con la seconda deforestazione del mondo tra il 2000 e il 2010, secondo quanto annunciato dalla FAO.

Il tasso di deforestazione in Nigeria ha raggiunto ormai un tasso preoccupante del 3,5 per cento l'anno, e si traduce in una perdita di 350.000-400.000 ettari di foresta all'anno. Nel 1976, la Nigeria aveva 23 milioni di ettari di foresta, mentre ne restano appena 9,6 milioni di ettari, meno del 10% della superficie totale del paese.

In occasione dell'Open Day 2010, John Peacock, direttore dell'Istituto Internazionale per l'Agricoltura Tropicale (IITA)ha spiegato che la conservazione delle foreste in Africa offre grandi benefici di riduzione dei danni previsti con il cambiamento climatico.
La piantumazione di alberi è parte di una nuova iniziativa per ripristinare le foreste pluviali in Nigeria, in coordinamento con il progetto REDD dell'Onu (Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale).
Ad esempio, le statistiche indicano come la Milicia excelsa Nigeria (iroko) è oramai in via di estinzione, mentre ogni anno circa 100 milioni di dollari di legname di Iroko sono abbattuti illegalmente nelle foreste del paese.

 

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