L'industria forestale indonesiana è fuori controllo, dominata da corruzione e illegalità. Fino al 90% delle operazioni forestali sono caratterizzate da forme di illegalità. Il Dipartimento Forestale delle Foreste ha stabilito un obiettivo di produzione di 6,9 milioni di metri cubi. Ma il legname effettivamente prelevato è stato di 80 milioni di metri cubi, poi utilizzati dalle cartiere e dalle segherie, e destinato all'esportazione illegale. Le stime più prudenti indicano che oltre la metà del legname prodotto in Indonesia è di provenienza illegale (50% -70% nel 2000). Questa industria illegale ha oramai distrutto circa 10 milioni di ettari di foresta.


La Asia Pulp & Paper (APP), parte del Gruppo Sinar Mas, è il più grande produttore indonesiano di cellulosa di ed è difficile credere che questa impresa sia estranea al taglio illegale, sebbene questa neghi tutte le accuse, sostenendo che "tutto il legno che viene utilizzato da APP è accompagnato da documentazione di legalità."

Nell'agosto 2002, il Gruppo Sinar Mas ha iniziato a collaborare con il governo provinciale dello Yunnan. Nel giro di un anno l'impresa ha avviato lo sfruttamento cartario di una enorme foresta nello Yunnan, estesa su 27.500.000 mu, sostituendo la foresta originaria con eucalipti a crescita rapida. Di fronte alla pratica della "racchiude la terra da un cavallo", 27.500.000 mu nello Yunnan per costruire la base di eucalipto fast-grandi alberi, che cosa Sinar Mas Group è stato sostenuto che l'intera foresta integrazione della pasta-carta di base assunti da essa in Yunnan era tutto "terra sterile (per piantare foreste), il complesso di Yunnan è al 100% terra sterile (per piantare foreste)". Ma in realtà, non c'era molta terra così arida nel contratto firmato da Sinar Mas Group e provincia di Yunnan.
Greenpeace ha espresso la preoccupazione verso la prospettiva che le pratiche distruttive praaticate dalla APP in Indonesia si ripetano in Cina: la conversione in piantagioni su vasta scala per rifornire le cartiere dell'impresa. Le filiali cinesi della APP stanno seguendo la stessa strada disastrosa: il sacrificio delle foreste della Cina e di altri paesi asiatici, sull'altare della crescente esigenza di materia prima legnosa.

 

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