Movimento inconsueto al "Pulp and Paper Awards" di Bruxelles, la serata organizzata dall'industria cartaria per premiare la sostenibilità. Attivisti di Greenpeace con le facce dipinte da tigre sono riusciti a intrufolarsi all'evento per assegnare alla Asia Pulp and Paper (APP) la Motosega d'Oro, il premio per 30 anni di distruzione delle foreste indonesiane.

Greenpeace ha pubblicato lo scorso luglio un rapporto che dimostra come le ultime tigri di Sumatra siano minacciate di estinzione dalle piantagioni per produrre cellulosa del colosso cartario APP.
L'habitat naturale delle tigri nel Parco Nazionale di Bukit Tigapuluh è circondato dalle concessioni dell'impresa. Molte delle foreste pluviali attorno al parco sono destinate a sparire per fare posto alle piantagioni di acacia.

La APP continua a sfornare "studi" prodotti da imprese di pubbliche relazioni, per presentarsi come un faro di sostenibilità. E intento continua a convertire foreste torbiere in piantagioni. Queste ultime sono uno dei più cruciali serbatoi di carbonio nel mondo e una perno della difesa contro il cambiamento climatico: distruggerle e immettere in atmosfera tutto il carbonio che preservano, è una autentica follia. La distruzione delle foreste torbiere è il motivo principale per cui l'Indonesia è divenuta il terzo paese al mondo per emissioni di gas serra. L'olio di palma e l'industria della carta e della cellulosa sono due dei principali fattori di tali emissioni. Tra l'altro in Indonesia arare suoli con uno strato di torba più profondo di tre metri, ma il conglomerato Sinar Mas, che controlla sia la APP che imprese produttrici di olio di palma, non se ne cura.

Più che gli argomenti a sufficienza per assegnare alla APP la motosega d'oro per la deforestazione in Indonesia. Il "Pulp and Paper International Awards" di Bruxelles sembra la cornice ideale per tale premiazione.
Se APP tiene davvero alla sostenibilità, deve impegnarsi a fermare la conversione delle foreste naturali e delle torbiere in piantagioni.

 

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