Un progetto di nuova strada in Laos aprirà l'accesso a un'area protetta, cruciale per la riproduzione delle tigri, il Nam Et Phou Louey National Park. Secondo il Vientiane Times, sono appena due dozzine le tigri (Panthera tigris) rimaste nel paese, e gli ambientalisti ritengono che la strada costituisca una minaccia a un'area critica per una popolazione ormai quasi estinta. Non si tratta di un caso isolato. Da decenni, le foreste comunitarie del Laos vengono cedute in concessione a imprese straniere (solitamente vietnamite o cinesi). Neppure i fondi REDD per proteggere il carbonio sequestrato dalle foreste sembrano allettare le autorità, dato che la deforestazione e il sistema di corruzione che la circonda fruttano introiti aggiuntivi per molti funzionari.


Secondo i funzionari locali la strada sarebbe necessaria per migliorare l'accesso ai villaggi remoti e alleviare la povertà nella regione, ma le associazioni attive in sostegno dei villaggi sono scettiche circa il reale interesse delle autorità ad alleviare la povertà dei villaggi più remoti, mentre le strade nelle aree di foresta sono impraticabili alla popolazione, una volta "occupate" dal trasporto del legname, dato che è estremamente pericoloso utilizzarle, soprattutto la notte, quando i camion che trasportano tronchi illegali viaggiano a velocità sostenuta e a fari spenti (privi di targhe e scritte di riconoscimento).

Ma il Governatore provinciale, Khamhoung Hueangvongsy, insiste: la strada rappresenta una opportunità per la protezione del parco, permettendo alle autorità di accerdevi per combattere il disboscamento illegale e bracconaggio. I funzionari locali sostengono che la nuova strada dimezzerà la distanza tra i villaggi situati presso il parco e il  capoluogo provinciale, proprio passando attraverso il parco. Tuttavia, gli studi di tutto il mondo hanno dimostrato che le strade in aree incontaminate conducono alla deforestazione e favoriscono il bracconaggio proprio perché ne rendono più facile l'accesso.

Un caso simile è quello registrato da un viaggiatore, sempre in Laos, a sud-est di Savannaket, dove lungo la strada che porta al villaggio di Caloum: mentre il cartello indica una foresta protetta, quello che resta è una savana brulla, mentre  la strada è ancora utilizzata dai camion per portare gli ultimi tronchi della foresta protetta alla grande segheria del villaggio di Hongloiy.

L'area protetta

Il cartello indica una foresta protetta

Foresta protetta abbattuta sui pendii

Secondo Global Witness, dal 1999 il Laos è un paese cruciale nel traffico internazionale di tronchi illegali.
Lo scorso anno, il Laos è stato uno dei firmatari della vertice internazionale sulla tigre. Nel suo piano d'azione nazionale di per la tigre, il Laos si è impegnato a creare una zona centrale del parco di 15 mila chilometri quadrati che rimarrebbero completamente protetto. Il paese ha anche stabilito gli obiettivi di crescita del 50 per cento della popolazione di tigri nel parco, e il raddoppio della popolazione entro il 2020.

Laos ospita l'habitat di una sottospecie di tigre indocinese (Panthera tigris corbetti). Benchè elencata come minacciata, non vi è una stima affidabile della sua popolazione. Stime recenti oscillano tra i 350 e i 1.000 individui e l'unica area di riproduzione conosciuta si trova nel parco nazionale di Nam Et Phou Louey.

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