Montreal, 20 agosto 2007 - Una nuova investigazione condotta da Greenpeace rivela i nome delle imprese coinvolte nella distruzione delle foreste boreali del Canada.
Tra le imprese figurano ToysR'Us, Time Inc., Penguin Books US, Best Buy, Grand e Toy, Sears, Coles/Indigo e Harlequin. Tutti acquistano carta dalle cartiere di Abitibi-Consolidated, Bowater, Kruger e SFK Pulp, le cui pratiche forestali distruttive sono responsabili del saccheggio di circa 200.000 km2 di foreste boreali. In Quebec appena il nove per cento delle foreste è protetto, in Ontario neppure il quattro per cento.

Oltre a denunciare il danno ambientale, tra cui l'erosione delle foreste, la distruzione di importanti ambienti ricchi di biodiversità e l'impatto climatico, il rapporto denuncia la pratica da parte di imprese come la Abitibi-Consolidated di operare nelle aree tradizionali indiane (le First Nation) malgrado i conflitti con le comunità .

Il rapporto "Consuming Canada's Boreal Forest" (consumare le foreste boreali) mostra chiaramente il percorso delle fibre dalla foresta ai prodotti finali.
Greenepace chiede alle imprese di sospendere tutti i contratti con le cartiere fino a quando queste non siano in grado di proteggere le foreste dalle pratiche distruttive. Se non saranno in grado di agire, allora Greenpeace si rivolgerà direttamente ai consumatori.
Le foreste boreali dal Canada rappresentano un quarto delle foreste primarie del pianeta, e preservano 47,5 miliardi di tonnellate di carbonio, che se rilasciate in ambiente avrebbero conseguenze cataclismatiche. In Quebec e Ontario solo il 15 e il 18 per cento delle foreste è ancora intatto, mentre il 68 per cento dell'area gestita dall'industria forestale è ormai distrutta o degradata.

 

 

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