13 gennaio 2008 - un rapporto pubblicato da Friends of the Earth denuncia la politica della Banca Mondiale in Brasile. Malgrado l'annuncio al vertice di Bali di piani faraonici per la protezione della foresta amazzonica, la Banca finanzia le imprese più distruttive. Il nuovo assalto all'Amazzonia sarebbe oggi guidato da un pugno di grandi imprese di allevamento finanziate dalla Banca Mondiale che si stanno facendo spazio nel cuore dell'Amazzonia.

Mentre cerca di salvare la foresta, offre incentivi per la sua conversione in pascolo" ha commentato Roberto Smeraldi, di Friends of the Earth Brasile. La popolazione bovina nel bacino amazzonico è salita ormai a 74 milioni di capi. "La conversione della foresta è innanzitutto un prodotto dei grandi allevatori". Si stima che negli ultimi dieci anni, l'industria della carne brasiliana sia stata responsabile del rilascio in atmosfera di 12 miliardi di tonnellate di CO2.
Nel 2007 il Fondo Monetario Internazionale, ha concesso un finanziamento di nove milioni di dollari alla principale impresa brasiliana dell'allevamento, malgrado la valutazione di impatto ambientale valutava come l'espansione delle operazioni da parte dell'impresa avrebbe portato alla distruzione di 300.000 ettari di foresta.

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