Le imprese giapponesi acquistano legname legato alla deforestazione illegale del Sarawak, in Malesia. Il legname viene poi etichettato come 'legale' grazie a un un sistema di certificazione approvate dal governo. E' quanto emerge da un rapporto dell'associazione Global Witness. Il rapporto descrive come certe imprese giapponesi e catene di fai-da-te si riforniscono legname da compagnie del legno del coinvolte sistematicamente nella distruzione illegale delle foreste pluviali del Sarawak. Nel corso degli ultimi venti anni, il Giappone è stato il più principale importatore di legname da Sarawak, acquistando circa la metà del compensato.

 Il prezzo di questo boom è la deforestazione spesso illegale, che minaccia interi ecosistemi e la stessa sopravvivenza delle comunità indigene i cui diritti alle terre ancestrali sono spesso ignorati dallo Stato. Il Sarawak ha toccato un tassi di deforestazione tra i più alti al mondo, e solo il cinque per cento della copertura forestale originaria si è salvato dal taglio e dalle piantagioni. "Il Sarawak è il principale produttore del legname tropicale utilizzato in Giappone, e questo spiega perché l'industria e il governo nipponici chiudono un occhio sulla deforestazione illegale" ha dichiarato Rick Jacobsen,di Global Witness. "Quale principale cliente di legname, il Giappone deve immediatamente adottare misure atte a escludere la sua complicità con la distruzione delle foreste pluviali del Sarawak e con le violazioni dei diritti umani ai danni i popoli indigeni che le abitano".

Il commercio di legname tra il Giappone e Sarawak è controllato da alcune delle principali imprese commerciali nipponiche, molte delle quali sono associate a lungo termine con i le grandi compagnie del legno del Sarawak. Alcune di queste compagnie sono state recentemente scoperte a praticare il taglio illegale in Sarawak e in altre regioni. Il rapporto pubblicato da Global Witness prova di sistematico taglio illegale di due delle più grandi compagnie del legno del Sarawak , la Samling Global1 e lo Shin Yang Group.

Nonostante le prove di taglio illegale, i principali importatori giapponesi come la Sojitz Corporation e la Itochu Corporation continuano a rifornirsi dalla Samling e dalla Shin Yang. Nessuna delle due ha adottato misure per verificare in modo indipendente la legalità dei prodotti in legno che acquista, se si esclude il certificato di "legalità" malese che marca come legali anche partite di legname di provata origine illegale. Per il Giappone il certificato tarocco fa fede. E le foreste pluviali continuano ad essere abbattute.

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