Il gruppi cartario indonesiano Asia Pacific Resources International Limited (APRIL) rischia l'espulsione dal Consiglio Mondiale delle Imprese per lo Sviluppo Sostenibile (World Business Council for Sustainable Development - WBCSD) che riunisce 200 grandi imprese impegnate alla sostenibilità. La presenza della APRIL nel WBCSD è infatti incompatibile con la distruzione delle foreste pluviali e torbiere in isola di Sumatra.

 

Secondo una lettera inviata dal WBCSD, la APRIL è stato messo in "libertà vigilata" ossia ha un anno di tempo per cambiare rapidamente le proprie pratiche di rifornimento di fibre di legno, allineandosi ai principi del WBCSD, altrimenti età espulsa.

La APRIL, che produce carta e cellulosa, partecipa al WBCSD senza includere le “imprese sorelle” che si occupano della parte meno presentabile della catena produttiva: la deforestazione. Per questo, il WBCSD ha anche richiesto alla APRIL di includere nelle proprie pratiche le attività della società madre (Royal Golden Eagle - RGE) e delle “imprese sorelle” che si occupano della gestione forestale. Questo significa che tali imprese dovrebbero allinearsi agli standard ambientali del WBCSD.

Greenpeace , che da mesi chiede al WBCSD ad agire, ha accolto con positivamente la lettera.

" Ora che un'organizzazione guidata da amministratori delegati di alcune delle più grandi multinazionali del mondo minaccia di espellere la APRIL dal club , c’è da sperare che la APRIL si decida a fare qualcosa, " ha detto Phil Aikman di Greenpeace . “E’ ora che la APRIL adotti una immediata moratoria immediata su ogni ulteriore deforestazione. Se ha potuto farlo il proprio competitore, la APP, può farlo anche la APRIL”.

Dati recenti del Ministero delle Foreste indonesiano indicano che il 60 per cento del legname della APRIL proviene da foreste naturali. Il gigante cartario è divenuto il campione della deforestazione nell’isola di Sumatra.

Le associazioni ambientaliste hanno intensificato la campagne per cambiare le pratiche di approvvigionamento della APRIL quando lo scorso febbraio il suo principale concorrente - Asia Pulp & Paper (APP) ha adottato una politica globale di protezioen forestale.

"Data la sua forte dipendenza dalle fibre della foresta pluviale, Greenpeace teme che la APRIL non sia pronta ad accettare una politica di deforestazione zero né di rifornirsi al cento per cento da fibre prodotte dalle piantagioni - ha aggiunto Aikman - Greenpeace continuerà a denunciare ruolo della APRIL e del gruppo RGE della distruzione delle foreste, e a svelare i trucchi con cui questa impresa tenta di ingannare i propri clienti."

 

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