Mentre polizia in assetto da guerra è stata concentrata attorno alle proteste pacifiche in protezione della più antica foresta d'Europa, la Commissione europea ha deferito la  Polonia alla Corte di giustizia dell’Unione a causa della distruzione della foresta di Białowieża, sito protetto da Natura 2000. Il governo ha infatti deciso di triplicare le operazioni di taglio, che sono già iniziate e procedono a velocità sostenuta. La Commissione chiede alla Corte di adottare misure provvisorie per costringere la Polonia a sospendere immediatamente il taglio.

Il 25 marzo 2016, le autorità polacche hanno deciso di triplicare lle operazioni di logging nel distretto forestale di Białowieża, includendoaree finora escluse da qualsiasi intervento. Queste misure - che includono la rimozione di alberi secolari - costituiscono una grave minaccia per l'integrità di del sito Natura 2000. Il sito Natura 2000 protegge le specie e gli habitat che dipendono dalle foreste primarie. La foresta Białowieża è il più importante, se non l’ultimo sito rimasto, in Polonia per alcune di queste specie. Il procedimento si basa su prove che dimostrano come tali misure non siano compatibili con l’impegno a proteggere il sito. 

Nell'aprile del 2017 la Commissione ha emesso un parere motivato sollecitando la Polonia ad astenersi dall’avviare operazioni forestali estese e ha dato alla Polonia un mese di tempo per adeguarsi. Malgrado ciò le operazioni di abbattimento continuano a ritmo sostenuto. 

Secondo la legge dell'Unione europea (articolo 279), la Corte di giustizia può prescrivere misure provvisorie volte a richiedere a uno Stato membro di trattenersi da attività che causano danni gravi e irreparabili prima della pronuncia della sentenza. La Commissione ritiene che l'aumento del taglio nella foresta di Białowieża richieda l'adozione di provvedimenti provvisori, trattandosi di un caso eccezionalmente urgente e grave, dato il danno irreparabile alla foresta causato dalle operazioni forestali.
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