L'intensa deforestazione continua a mietere nuove vittime in Filippine. La prima conseguenza del disboscamento sono le frane e gli smottamenti. Quello Una tragedia creata da fango, piogge e disboscamenti. Quello che si è verificato nella provincia di Southern Leyte. Almeno 200 morti è il bilancio di una devastante alluvione nella zona est del paese, che ha provocato una valanga di fango nei villaggi di Liloan, Maasin e San Francisco.
I corpi di 83 vittime sono stati recuperati, altri 120 sono dichiarati dispersi, ma le autorità regionali pensano che il numero dei morti crescerà oltre ogni previsione. Nel disastro, avvenuto dopo giorni di intensa pioggia, sono morte intere famiglie soffocate dal fango. I gruppi di soccorso, insieme alla popolazione stanno lavorando per recuperare i corpi delle vittime e per salvare ancora qualche sopravvissuto. Nel villaggio di San Francisco un vecchio di 89 anni e una bambina di 14 si sono salvati grazie a una camera d'aria formatasi naturalmente. Ma nella maggior parte dei casi la morte è sopraggiunta immediata, i corpi delle madri abbracciate ai figli. Il cattivo tempo che imperversa, le strade allagate e le linee telefoniche sconnesse rendono difficile l'opera di soccorso. Gli abitanti usano pale, bastioni e le mani nude per scavare nel fango, che in certi casi ha coperto interamente le case fino al tetto. Anche molte chiese, dove si preparavano le cerimonie di Natale, sono state danneggiate. Ieri, in tutto il paese, alle messe domenicali si è pregato per le vittime dell'alluvione.
I soccorritori non sono ancora riusciti ad arrivare a tutti i villaggi: nella zona di san Ricardo vi sono ancora 3 villaggi isolati.
Il Presidente Gloria Macapagal-Arroyo ha chiesto aiuto agli Stati Uniti per ricevere soccorritori esperti e mezzi di trasporto adeguati. La Arroyo aveva prima detto che avrebbe visitato l'area, ma poi ha dovuto cancellare il volo verso Leyte a causa del maltempo che sta rischiando di trasformarsi in un tifone. La Arroyo ha anche criticato la deforestazione selvaggia nella zona, quale causa dei giganteschi smottamenti.
Secondo il Centro per la Ricerca Internazionale sulle Foreste, alla fine degli anni '70 la foresta occupava il 34% del territorio filippino; alla fine degli anni '80 si è ridotta al 22%, causando profonde erosioni del terreno. Il clima è una delle concause del disastro. Nel '91 una alluvione nella provincia del Northern Leyte ha provocato la morte di 8 mila persone, lasciandone 50 mila senza tetto.
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