Terra!, Wilderness Society, Rainforest Action Network e Australian Orangutan Project lanciano l'allarme: oltre mille chilometri quadrati di foresta del Santuario degli oranghi di Bukit Tigapuluh, nell'isola di Sumatra, rischiano di essere rasi al suolo per fare posto alle piantagioni delle cartiere.
Le foreste di Bukit Tigapuluh sono il più vasto blocco forestale intatto dell'isola di Sumatra, e uno degli ultimi habitat della tigre (ospita un quarto degli esemplari allo stato selvaggio), e l'unico caso riuscito di reintroduzione dell'orango (100 esemplari perfettamente adattati). Qui vivono anche deiverse comunità indigene, come quelle dei Talang Mamak e degli Orang Rimba. Questo animale, uno dei nostri più vicini parenti, rischia l'estinzione a causa della distruzione delle foreste dell'indonesia.


Questo piccolo paradiso si calcola preservi 68 milioni di tonnellate di carbonio, che saranno rilasciate in atmosfera con l'abbattimento della foresta.

170.000 ettari di foresta pluviale sono ora stati ceduti al colosso cartario Asia Pulp & Paper (APP), parte del conglomerato Sinar Mas Group, con l'obiettivo di trasformarli in piantagioni di acacia per rifornire le cartiere del gruppo. Il progetto ancora non è stato firmato dal Ministro delle Foreste, ma già i mezzi pesanti della APP hanno iniziato a radere al suolo la foresta.

Proprio mentre i grandi della terra discutono su come proteggere le foreste per contrastare il cambiamento climatico, le foreste più preziose vengono date via per produrre materiali di scarso valore.
"Questa foresta è ricca di vita, rappresenta un incredibile potenziale per lo sviluppo dell'eco-turismo - commenta Pak Didy Wurjanto, responsabile del turismo della Provincia di Jambi - La popolazione della regione ha bisogno del sostegno internazionale per proteggere questa risorsa e per combattere il cambiamento climatico".

Oltre 16 organi istituzionali hanno richiesto al governo indonesiano di fermare la distruzione del Bukit Tigapuluh. Anche numerose imprese hanno deciso di interrompere i propri acquisti dalla APP: Tiffany, Fuji Xerox, Metro, Corporate Express, Staples Inc, Office Depot, Franklin Covey, Ricoh, Walmart, Target, Unisource..
"Nessuno vuole fare affari con la APP - ha commentato Sergio Baffoni, di Terra! - Le imprese che guardano al lungo periodo si rendono conto che è una follia distruggere beni preziosi come le foreste pluviali, per produrre materiali di scarso valore e di breve durata, come la carta. Sanno che tutti noi saremo chiamati a pagare il prezzo del riscaldamento globale".

 

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