L'Uruguay e la Corea del Sud hanno firmato un accordo che dovrebbe aprire la strada agli investimenti coreani nel paese sudamericano. Tra i primi risultati, c'è l'annuncio di un massiccio programma di progetti finalizzati al sequestro di carbonio da parte dell'impresa coreana POSCO.
Quest'ultima ha deciso di impiantare 1.139 ettari di piantagione a eucalipto, da utilizzare per la produzione di carta, lucrando ulteriormente sul sequestro di carbonio ottenuto attraverso la piantumazione di alberi. Infatti piantando alberi, la POSCO sostiene di compensare le proprie emissioni di gas serra.


In realtà si tratta di un vero e proprio inganno. Innanzitutto la carta ha un ciclo di vita molto breve (ad esempio, si calcola che  quasi la metà della carta da fotocopie finisca nella spazzatura entro il primo giorno di utilizzo), D'altro canto le piantagioni hanno spesso effetti controproducenti nei confronti del clima

La POSCO, uno dei colossi mondiali dell'acciaio, è nota per gli impatti sull'ambiente dei propri impianti, come la famigerata  miniera nello stato indiano di Orissa, sorta devastando 6.000 ettari di foresta pluviale primaria.
Ma la POSCO va avanti, e con lo slogan "Salva il pianeta con le piantagioni" si appresta a danneggiare anche gli ecosistemi dell'Uruguay.

 

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