La foresta di Tongass è la più estesa pluviale temperata del pianeta. Un disegno di legge, noto come Senate Bill 881, consegnerà circa 80.000 ettari di foresta primaria Tongass, di cui il 55 per cento sono foreste primarie, alla Sealaska, un'impresa forestale di proprietà indiana, ma con pessimi standard di taglio a raso delle foreste.


L'area in questione era stata promessa dal governo federale alla Sealask, in base all'Alaska Native Claims Settlement Act che prevede di affidare a imprese indigene dell'Alaska 44 milioni ettari di foreste, 375.000 ettari dei quali dovevano essere situati nel sud-est dello stato. La Sealaska ha ricevuto fino ad oggi 290.000 ettari, ma molti sostengono che la che Sealaska li abbia gestiti con metodologie distruttive, abbattendo a raso circa l'80 per cento della foresta. La Sealaska è stata inoltre criticata in passato per aver ignorato le piccole cartiere locali, per esportare i tronchi direttamente verso l'Asia.

Secondo uno studio recente gli Stati Uniti hanno registrato un altissimo tasso di deforestazione annua, tra il  2000 e il 2005, battendo il Brasile, l'Indonesia, e il Canada, anche se secondo i suoi detrattori, lo studio non ha conteggiato la rigenerazione delle foreste.

I critici sostengono che il disegno di legge minaccia alcune delle zone più importanti dal punto di vista ecologico. La foresta di Tongass è un particolare habitat calcare carsico, che ospita specie come l'astore (Accipiter gentilis laingi) e il Lupo dell'Arcipelago Alexander (Canis lupus ligoni).

 

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