Surui dell’Amazzonia Brasilina, che stanno combattendo per proteggere le loro terre, hanno ricevuto minacce di morte dai taglialegna. Almir Surui è uno degli uomini presi di mira. "Sappiamo chi è che si oppone al taglio illegale del legno - gli hanno detto - e sarà uccisi". A mettere a rischio i mezzi di sostentamento della tribù sono i disboscatori, che stanno tagliando illegalmente le sue foreste. Almir ha denunciato una nuova ondata di invasioni del territorio surui il mese scorso.

Almir è impegnato anche nella campagna contro la costruzione delle dighe sul fiume Madeira, che devasteranno vaste aree di foresta e minacciano molti popoli indigeni, tra cui vulnerabili tribù di Indiani incontattati. All’inizio dell’anno Almir era venuto in Europa per protestare contro le dighe.

Il governo brasiliano ha recentemente fatto sapere a Almir che la sua sicurezza sarà garantita dal Programma nazionale per la protezione dei difensori dei diritti umani, ma lui teme comunque per la sua vita e quella dei suoi famigliari.

"Se vogliamo un futuro migliore, dobbiamo usare la foresta in modo responsabile… stiamo cercando di impedire la deforestazione contro i poteri forti… Stiamo difendendo non solo il popolo dei Surui, ma anche il futuro dell’umanità". Survival ha scritto alle autorità brasiliane sollecitandole a espellere gli invasori con la massima urgenza a proteggere la terra e le vite dei Surui.

 

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