Bogotà 20 Dicembre 1999 - Una carovana di Indios ha raggiunto la capitale colombiana
Partiti da Terralta, nella riserva indigena di Karagabi 167 idios della comunità Embera-Katio, protestano contro il progetti di costruzione della diga di Urrà, che minaccia le loro terre ancestrali.
I lavori, appaltati all'impresa  svedese Skanska e alla russa Energomachiexport, hanno portato via l'acqua a agricoltori e pescatori. Il lago artificiale generato dalla diga sommergerà 470 ettari di terre indigene. La società statale Urrà aveva promesso risarcimenti, ma poi si è rifiutata di mantenere gli impegni, e ha risposto mandando la polizia e i paramilitari per fermare le proteste degli Embera: dall'agosto '98 quattro leader della comunità indigena sono stati uccisi. Lo scorso aprile è stato ucciso dai paramilitari Lucindo Domico Cabrera, leader indigeno. Nel gennaio Argemiro Domico col figlio Euclides.
A Bogotà gli Embera contano di far valere la sentenza della Corte costituzionale che aveva ordinato di sospendere i lavori, e richiesto un accordo con le comunità locali, sentenza mai eseguita dall'impresa.
"Non lasceremo la nostra terra, solo perché il governo non è arrivato a un accordo con noi - hanno dichiarato, mentre si apprestano a seminare le zone destinate a essere sommerse - I funzionari della Urrà non hanno alcuna autorità per usare la nostra terra o allagarla. Queste terre non sono in vendita".
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