Con una cannoniera della marina militare peruviana, la security della compagnia petrolifera Perenco ha forzato violentemente il blocco indigeno del fiume Napo. Gli indigeni protestavano contro la violazione dei loro territori ancestrali da parte dell'anglo-francese Perenco. 
L'organizzazione indigena periviana AIDESEP, si domanda come sia possibile che una impresa privata possa utilizzare una cannoniera della marina per invadere le terre indigene.
La Perenco ha ottenuto la licenza per lo sfruttamento petrolifero nel lotto 67, un'area remota accessibile solo attraverso il fiume Napo. In questa area abitano ancora due delle ultime tribù di indios ancora non entrati in contatto con la cività occidentale e che rischiano di essere decimati dalle malattie contratte in caso di contatto, come già avvenuto in passato. 
Meno di due settimane fa il direttore della Perencon, Francois Perrodo, ha incontrato il presidente peruviano Alan Garcia, promettendo un investimento di due miliardi di dollaro nel Lotto 67. Due giorni dopo una legge del governo dichiarava i lavori della compagnia petrolifera "priorità nazionale". Quindi la parola è passata alle cannoniere.
 

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