Accordo storico in Finlandia. L'agenzia forestale statale Metsähallitus, ha firmato un accordo con i rappresentanti degli indigeni Sami, impegnandosi a proteggere le foreste primarie lapponi nella regione di Nellim per i prossimi 20 anni.
I Sami vivono allevando renne, che sopravvivono nei mesi invernali nutrendosi dei licheni che crescono sugli alberi più antichi. Il taglio delle foreste primarie, oltre ad avere gravi impatti sulla biodiversità, toglie ai Sami la fonte primaria di sostentamento. Per anni i Sami hanno dovuto affrontare la Metsähallitus e i suoi clienti (innanzitutto le cartiere Stora Enso e UPM e M-Real) che non volevano rinunciare a quelle foreste.

In realtà si tratta appena del 5% delle foreste del paese, un'area marginale per la produzione della carta, ma  necessarie per centinaia di specie considerate minacciate dall’IUCN, come lo scoiattolo volante (Pteromy volans), la Ghiandaia siberiana (Perisoreus infaustus) e il Picchio Tridattilo (Picoides tridactylus).
Greenpeace e l'Associazione Finlandese per la Conservazione della Natura avevano sostenuto le richieste dei Sami e organizzato la demarcazione dei territori tradizionali. La campagna aveva avuto il sostegno di molti scrittori, impegnatisi a pubblicare i propri libri su carta riciclata. Tra questi, Niccolò Ammaniti, che aveva visitato le terre dei Sami (nella foto).
Con l'accordo di oggi, le foreste indigene dei Sami sono finalmente protette.

 

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