Brutte notizie dall'Indonesia. Greenpeace ha ottenuto una copia del progetto di moratoria, e i dati mostrano che l'ultima bozza della proposta non farà molto per proteggere le aree a rischio, ossia quelle che non sono già protettte dalle leggi in vigore o che sono incaccessibili. Se la moratoria sarà approvata così come è ora, le foreste, le torbiere e di tutti gli animali selvatici che le abitano continueranno ad essere distrutti per fare spazio alle piantagioni di palma da olio o di acacia, per la produzione di carta.


Queste foreste sono essenziali alla sopravvivenza di specie in via di estinzione, come l'orango e la tigre di Sumatra, olre che alla sussistenza delle comunità locali. Purtroppo, l'attuale progetto di moratoria non assicura protezione neppure alla maggior parte delle foreste che ospitano le ultime popolazioni di orango.

 

(c) Greenpeace

Secondo i dati dello stesso governo, la moratoria lascerà senza protezione ben 45 milioni di ettari di foresta naturale e di torbiere, un'area grande una volta e mezzo l'Italia. In questo modo non riuscirà né a fermare la deforestazione, né ad abbattere le emissioni di gas a effetto serra del 41 per cento (come l'Indonesia si era impegnata a fare).
In effetti, le mappe create dai dati del progetto di moratoria mostrano che i 12 milioni di ettari di foreste e torbiere che saranno protetti, si trovano in gran parte già situati nelle aree poco accessibili di Papua e Kalimantan - e quindi meno interessanti per l'industria, ma anche in minor pericolo di conversione.

Recentemente, il più grande dell'Indonesia produttore di olio di palma, Golden Agri-Risorse (GAR - sussidiaria del conglomerato Sinar Mas) ha annunciato un nuovo piano per fermare la deforestazione che, se correttamente applicato, potrebbe proteggere le foreste di alto valore di carbonio, e le foreste essenziali alla di sussistenza delle comunità locali, oltre agli habitat critici per la sopravvivenza delle  ultime popolazioni di orango e di tigre di Sumatra. Secondo Greenpeace, il governo indonesiano non ha che da seguire l'esempio della Golden Agri.

Fermare la distruzione delle foreste servirebbe a guagare tempo, un tempo necessario a migliorare le pratiche del settore forestale, sviluppare un piano per l'abbattimento delle emissioni di carbonio, e rivedere le concessioni già in essere, molte dei quali sono state concesse illegalmente.


Una ampia coalizione di associazioni indonesiane invita il Presidente dell'Indonesia a varare una moratoria non limitata nel tempo, che protegga tutte le foreste naturali e le torbiere, comprese le foreste secondarie. La moratoria dovrebbe essere valida anche per le aree intatte nelle concessioni frettolosamente rilasciate, proprio in previsione della moratoria, il 31 dicembre 2010.

 

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