Il Parco Nazionale di Sebangau, nel Kalimantan centrale è assediato dalle fiamme. Nel parco, nella parte indonesiana dell'isola di Borneo, vive una delle ultime popolazioni di orango. Secondo Suwido Limin, direttore dell'Istituto indonesiano per la protezione delle foreste torbiere (CIMTROP) le fiamme avrebbero origine dolosa.

L'incendio si è diffuso incontrollato nelle aree in cui la torba era stata drenata e asciugata per fare spazio a un faraonico (e fallito) progetto agricolo ai tempi del dittatore Suharto.


Nel Parco di Sebangau e nelle aree circostanti vivono 8.000 oranghi, oltre a altre otto specie di primati, leopardi, scoiattoli volanti, orsi malesi e 154 specie di uccelli.
La torba si forma quando la materia organica si deposita sul fondo degli acquitrini e nel corso di 20.000 anni inizia un lento processo di carbonificazione. Con 20 milioni di ettari di torbiere, l'Indonesia è uno dei maggiori depositi di CO2.
Si stima però che gli incendi nelle foreste torbiere, appiccati per fare spazio alle piantagioni, prevalentemente di acacia o palma da olio, siano responsabili di circa un 10 per cento delle emissioni globali di carbonio.
Il team antincendio organizzato dal CIMROP combatte da giorni il fuoco, con risultati alterni. "Nelle torbiere il fuoco si espande nel sottosuolo, a 20-30 centimetri dalla superficie, a volte anche sotto i 60 centimetri, e questo rende il lavoro dei pompieri pericoloso e imprevedibile. Puoi spegnere un focolaio di incendio, e le fiamme improvvisamente emergono alle tue spalle" spiega Suwido Limin
Un singolo metro quadrato di torba in fiamme richiede dai due ai trecento litri di acqua per essere spento. Ma il team non dispone di strumenti. Ci servirebbero pompe per caricare acqua dai canali. Non abbiamo fondi per reagire alle emergenze" aggiunge Alim, uno dei pompieri volontari.

 

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