Stavolta non è il riscaldamento globale, nè il fenomeno del Nino, a sconvolgere il microclima del Costarica. E' l'abbattimento delle foreste. Lo riferisce la rivista Science, pubblicando i dati raccolti dai ricercatori delle università dell'Alabama e del Colorado.
Nelle regioni settentrionali, l'80 per cento delle foreste di pianura è stato abbattuto negli ultimi 50 anni, per fare posto alle piantagioni e agli insediamenti. Le foreste sono ancora parzialmente intatte sulla cordigliera, protette dalla Monteverde Cloud Forest Reserve, un'area naturale ricca di 800 specie di orchidee, dove ancora si aggirano giaguari, ocelot e il motologico Quetzal Resplendente, uccello piumato considerato sacro dai Maya.


Ma anche questo paradiso è in crisi, e con esso le riserve di acqua e le attività turistiche. Infatti la foresta di Monteverde, nota per le nebbie che avvolgono picchi e foreste, piano piano si sta seccando. E' il Nino? No, sostengono gli scienziati, è la deforestazione. Le foreste di pianura "producevano" le nubi che si raccoglievano attorno ai picchi nebbiosi, mentre ora il terreno deforestato manda solo aria secca. E la foresta montana inizia a seccarsi. E difatti, nel vicino Nicaragua, dove le foreste di pianura sono ancora abbondanti, le foreste montane hanno l'umidità di sempre.
Insomma, abbattere le foreste cambia il clima, in un'area ben più vasta di quella interessata.

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