L'Unione europea e la Repubblica del Congo hanno sottoscritto un accordo volontario di partenariato sull’applicazione delle normative nel settore forestale, sulla governance e sul commercio (FLEGT) in virtù del quale, a partire dal luglio 2011, tutto il legname e i suoi derivati che entrano nell'Unione europea in provenienza dalla Repubblica del Congo dovranno essere corredati di una licenza da cui risulti che si tratta di prodotti di origine legale. In questo modo si garantirà ai consumatori europei che il legname e i suoi derivati importati dalla Repubblica del Congo siano di origine legale.


Andris Piebalgs, commissario europeo responsabile dello sviluppo, ha dichiarato: "L'accordo è uno strumento fondamentale per lottare contro lo sfruttamento illegale delle foreste, in quanto aiuterà il settore forestale della Repubblica del Congo a svilupparsi in modo sostenibile e a creare posti di lavoro. Al tempo stesso, garantirà ai consumatori europei che il legname tropicale sia di origine legale e dimostrerà che l'UE può attuare la sua politica di sviluppo in modo coerente con i propri obiettivi ambientali".
Il commissario per l'ambiente Janez Potocnik, che ha firmato l'accordo volontario di partenariato a nome della Commissione europea, ha aggiunto: "Ridurre la deforestazione e lo sfruttamento illegale delle zone forestali è indispensabile per creare condizioni più favorevoli agli investimenti a lungo termine nella gestione sostenibile delle foreste. Mi auguro che altri paesi aderiscano all'iniziativa sull'esempio della Repubblica del Congo."

Il ministro Henri Djombo, responsabile delle foreste, ha firmato l'accordo per la Repubblica del Congo. Questo accordo è il primo ad essere firmato da un paese del bacino del Congo e il secondo di una serie di accordi bilaterali attualmente negoziati tra l'UE e i paesi produttori di legname (il primo è stato firmato l'anno scorso con il Ghana). Per applicare efficacemente l'accordo occorrono impegno e investimenti in diversi settori chiave. Si sta già predisponendo un sistema nazionale di rintracciabilità del legname, sostenuto da un contributo dell'Unione europea pari a 2 milioni di euro e da un cofinanziamento nazionale pari a 1,08 milioni di euro.
L'accordo entrerà in vigore dopo la ratifica di entrambe le parti e, a seguito del trattato di Lisbona, previa approvazione del Parlamento europeo. Gli accordi di questo tipo sono volontari per i paesi esportatori ma, una volta entrati in vigore, diventano giuridicamente vincolanti per entrambe le parti, che sono quindi tenute a commerciare solo legname legale.

La Repubblica del Congo esporta ogni anno oltre 250 milioni di euro di legname e suoi derivati, di cui circa metà viene acquistata da paesi dell'Unione europea. I principali importatori europei sono Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi e Belgio.
La Repubblica del Congo è il secondo paese a firmare un accordo di questo tipo dopo il Ghana, che l'ha firmato nel 2009. Sono in corso negoziati con paesi come Camerun, Malaysia, Indonesia, Liberia e Repubblica centrafricana.

 

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