Roma, 7 dicembre 2004 - Greenpeace denuncia oggi, con una documentazione fotografica disponibile sul sito, che a Ravenna continua ad essere scaricato legname del gruppo svizzero-tedesco Danzer, sospettato di contraffare documenti ufficiali e di condurre affari con un'impresa coinvolta nel traffico di armi, che figura nella lista nera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In Italia uno degli acquirenti di segati del gruppo Danzer/Interholco è il principale produttore di parquet, Margaritelli, che produce e vende col marchio Listone Giordano". Margaritelli nel 2004 ha acquistato dalla Interholco centinaia di metri cubi tra Wengé e Iroko.

"Oggi siamo stati testimoni oculari di queste operazioni di scarico ed abbiamo deciso di pubblicare sul sito le foto ed anche i documenti che illustrano questo sporco giro d'affari che porta alla deforestazione selvaggia in Africa" spiega Sergio Baffoni, di Greenpeace. Solo poche settimane fa, Greenpeace aveva pubblicato un nuovo rapporto sulle attività  di Interholco, una sussidiaria di Danzer. Ed è proprio marchiato "Interholco" il legname scaricato
questa mattina nel porto di Ravenna dalla nave maltese Dora. Secondo il rapporto di Greenpeace, Interholco ha comprato in passato legname dall'azienda liberiana "Oriental Timber Company" (OTC), diretta dall'olandese Gus Kouwenhoven, nonostante le assicurazioni che il Gruppo non avrebbe comprato da imprese coinvolte nel traffico d'armi.
Per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invece, la OTC ha giocato un ruolo chiave nel traffico d'armi in Liberia durante il regno del "signore della guerra" Charles Taylor. Il rapporto mostra anche come Interholco abbia mantenuto relazioni commerciali con Kouwenhoven, impegnato nel commercio del legname anche in Congo
Brazzaville dopo il bando dell'Onu. Documenti forniti da Greenpeace sembrano indicare la falsificazione di documentazione d'origine e fitosanitaria da parte di Danzer.Un altro partner liberiano di Danzer, la Inland Logging Company, è stata recentemente accusata di frode fiscale.

"Con poche eccezioni, aziende come Danzer hanno consapevolmente scelto di continuare a trattare legname proveniente da fonti illegali o distruttive, spesso con la complicità  di regimi corrotti" - spiega Sergio Baffoni, di Greenpeace. L'Italia acquista legname da Danzer, nonostante che nell'aprile del 2002 Fedecomlegno avesse sottoscritto un impegno comune con Greenpeace per contrastare l'arrivo in Italia di legname di origine illegale o legato a conflitti armati. Lo scorso giugno abbiamo inviato il rapporto sulle attività  illegali di Danzer alla Fedecomlegno e a decine di importatori e utilizzatori italiani. Ma le importazioni da questo Gruppo continuano".

Per Greenpeace occorre immediatamente una legge in grado di individuare e bloccare tutto il legname illegale e di sanzionare le imprese italiane che compiono crimini forestali all'estero.Il governo deve d'altro canto impegnarsi ad usare solo legno o prodotti in legno provenienti da buona gestione forestale, certificato secondo lo standard FSC.

- Consulta online i documenti incriminati: Danzer Group 

 

 

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