Lo standard di certificazione Forest Stewardship Council (FSC) ha approvato la dissociazione dell’industria del legno austriaca Holzindustrie Schweighofer (una delle più grandi in Europa) a causa del suo coinvolgimento col taglio illegale in Romania. L'indagine avviata dal FSC è stata avviata da una denuncia del WWF, in seguito all’indagine pubblicata dall'Environmental Investigation Agency (EIA). La Schweighofer è coinvolta nel commercio illegale di legname, cosa in palese contraddizione con gli obiettivi di FSC.


Una nuova indagine condotta da dall'EIA lo scorso settembre mostra che la Schweighofer continua ad acquistare e vendere il legno illegale. In una serie di brevi video, l'EIA documenta i camion che consegnano i tronchi delle segherie rumene alla Schweighofer.

"Per molti anni, il WWF e altre associazioni hanno avvertito circa i legami tra la Schweighofer e il disboscamento illegale in Romania. Le accuse sono così gravi che la decisione annunciata dal FSC è l'unica conseguenza sensata ", ha detto Johannes Zahnen, del WWF. “Malgrado abbia avuto dei mesi per prendere misure concrete, a Schweighofer ha continuato sulla sua strada di illegalità”.

"L'ultima grande foresta d'Europa è a rischio a causa di disboscamento illegale alimentato dalla Schweighofer", ha detto Alexander von Bismarck, dell'Environmental Investigation Agency. "Con questa decisione, il FSC mostra di voler adottare passi concreti per evitare di coprire il commercio di legno rubato."

Anche il governo rumeno ha intrapreso un'azione innovativa e di maggiore trasparenza, con la creazione di un nuovo sito web che consente il monitoraggio pubblico delle spedizioni di legname e delle attività di taglio, oltre ad aumentare le sanzioni per illegalità.

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