APPENDICE
GLOBAL PAPER
VISION
Condividiamo una visione comune di una industria forestale e cartaria che contribuisca ad un futuro pulito, sano e sostenibile per tutte le forme di vita esistenti sulla Terra. Vogliamo promuovere un nuovo stile di vita che soddisfi i bisogni e, allo stesso tempo, eviti gli sprechi; in cui la produzione di carta impieghi sempre meno fibre vergini e elimini ogni legame con la deforestazione e con la perdita di biodiversità; che massimizzi l’uso di materiali riciclati, che rispetti i diritti umani, compreso il diritto delle popolazioni locali alla terra, che produca occupazione ed abbia impatti sociali positivi, che sia equo e che non generi conflitti. Promuoviamo la transizione verso un settore cartario che sia parte integrante delle strategie di lotta al cambiamento climatico, che si basi sull’utilizzo di fibre di origine responsabile, usando solamente energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, dove l’acqua utilizzata per la produzione di carta, sia restituita pulita com’era all’origine, senza produrre scarti o emissioni. Promuoviamo la trasparenza e la cooperazione tra i diversi attori al fine di realizzare con successo questa visione.
PRIORITA’ PER LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE, DEL COMMERCIO E DELL’UTILIZZO DI CARTA.
Ci appelliamo ai produttori di carta in tutto il mondo, all’industria cartaria, ai consumatori, ai rivenditori, ai governi, agli investitori e alle associazioni non governative, affinché si impegnino con azioni urgenti che coinvolgano l’intero ciclo di vita della carta[1] sulle seguenti priorità:
- Ridurre il consumo globale di carta e promuovere un accesso equo all’uso di carta;
- Massimizzare il contenuto di fibra riciclata;
- Assicurare la responsabilità sociale;
- Utilizzo di fibre di origine responsabile;
- Ridurre le emissioni da gas serra;
- Assicurare una produzione pulita;
- Assicurare trasparenza e integrità;
- Ridurre il consumo globale di carta e promuovere un accesso equo all’uso di carta
- Incoraggiare l’impiego di carta per applicazioni di alta utilità, ridurre i volumi di carta consumati e promuovere la condivisione dei benefici derivanti dall’impiego di carta con chi si trova al di sotto “linea di povertà” nell’accesso all’utilizzo di carta[2].
- Sviluppare e promuovere sistemi produttivi, design e tecnologie innovative e creative che riducano il consumo di fibra e massimizzino l’efficienza.
- Avviare con i consumatori un percorso partecipato di educazione all’utilizzo di carta, al fine di evitare sprechi e consumi superflui.
- Esplorare alternative alla carta, valutando i possibili impatti negativi così da poterli evitare (ad esempio le emissioni di gas serra della plastica, dei supporti digitali e di altre alternative alla carta).
- Massimizzare il contenuto di fibre riciclate
- Massimizzare il contenuto di fibre riciclate in tutti i tipi di carta e in tutti i prodotti contenenti carta; massimizzare il contenuto di fibre riciclate post-consumo, e sviluppare nuovi prodotti basati sull’impiego di un 100% di fibra riciclata.
- Minimizzare gli sprechi massimizzando il riuso e la riciclabilità della carta, con prodotti appositamente studiati.
- Promuovere attivamente la produzione di prodotti riciclati, assieme al miglioramento dei sistemi di raccolta di carta da macero.
- Aumentare l’impiego come fibre per l produzione di cellulosa e carta, di altri materiali riciclati (come residui agricoli da colture sostenibili).
- Diminuire la dipendenza da fibre vergini;
- Massimizzare l’efficienza della fibra con design innovativo e ove possibile diminuire il peso del contenuto di carta.
- Eliminare gli incentivi che avvantaggiano l’impiego di risorse naturali a discapito di risorse riciclate o riutilizzate, o che favoriscono lo smaltimento o l’incenerimento, invece del riciclo.
- Garantire la responsabilità sociale
- Riconoscere, rispettare e proteggere i diritti umani; creare posti di lavoro e implementare gli standard sociali[3] e le convenzioni internazionali[4] per la protezione dei diritti umani.
- Garantire che sia implementato il consenso previo, libero e informato (FPIC)[5] i parte delle popolazioni locali e delle comunità in cui il materiale grezzo viene prelevato, prima di iniziare tali attività.
- Riconoscere, rispettare e salvaguardare i diritti legali e consuetudinari dei popoli indigeni e delle popolazioni locali, al controllo delle terre tradizionali e alla protezione della loro identità culturale.
- Riconoscere, rispettare e salvaguardare il diritto delle popolazioni locali a un ambiente sano, e riconoscere il loro di ritto a partecipare come attori primari nella pianificazione territoriale.
- Riconoscere, rispettare e salvaguardare il diritto dei lavoratori, inclusi quelli impiegati da delle in sub-appalto, ad condizioni di lavoro giuste e alla sicurezza sul lavoro.
- Promuovere la gestione della proprietà comunitaria, l’associazione in cooperative, lo sviluppo di strutture produttive per la fabbricazione della carta di scala e dimensioni appropriate alla realtà delle comunità locali, e promuovere la diversificazione di piccole e medie imprese nel settore cartario.
- Rispettare e sostenere le economie locali sulla base di una visione sociale e ambientale di lungo termine, ideata e sviluppata congiuntamente con le comunità locali e le imprese.
- Utilizzo di fibre di origine responsabile
- Non rifornirsi di fibra di origine illegali o incerte
- Non impiegare fibre – ed evitare fornitori – legati alla perdita di primarie, di ecosistemi preziosi o minacciati o da habitat di alto valore di conservazione.
- Non impiegare fibre – ed evitare fornitori – legati alla conversione di foreste naturali o di altri ecosistemi ad alto valore di conservazione[6], per sviluppare piantagioni per la produzione di fibre per il settore cartario[7].
- Non impiegare fibre – ed evitare fornitori – legati alla perdita o al degrado di delle torbiere[8] e delle foreste ad alta capacità di assorbimento e conservazione di carbonio
- Non impiegare fibre – ed evitare fornitori – legati a violazioni dei diritti umani o dei diritti dei lavoratori.
- Rifornirsi di fibre vergini solo da imprese dotate di una certificazione credibile, indipendente e di terza parte, in grado di assicurare pratiche ambientali e sociali responsabili. Il Forest Stewartship Council (FSC) è allo stato attuale l’unico programma internazionale di certificazione che si avvicini a questi obiettivi.
- Non rifornirsi di fibre da operatori che utilizzano o promuovono schemi di certificazione forestale fuorvianti o non in grado di assicurare la piena responsabilità ambientale.
- Favorire lo sviluppo e l’uso di colture alternative per la produzione di carta, che siano prodotte ed prelevate in modo sostenibile, in presenza di analisi credibili che ne attestino il vantaggio ambientale e sociale, rispetto alle altre fibre vergini, e che non portino alla perdita di colture ad uso alimentare o di ecosistemi ad alto valore di conservazione.
- Eliminare dalla produzione di fibra l’uso di pesticidi ed erbicidi tossici, persistenti o capaci di accumularsi nell’organismo.
- Rifiutare le fibre provenienti da organismi geneticamente modificati.
- Utilizzare fibre prodotte localmente in modo sostenibile, in modo da minimizzare il trasporto.
- Ridurre le emissioni di Gas Serra
- Ridurre il consumo totale di energia e il consumo di fonti energetiche ad alte emissioni.
- Avviare e completare la transizione dall’uso di combustibili fossili e da altre risorse energetiche ad alto tasso di emissioni, incluso l’uso di biomasse non sostenibili, al solo uso di biomasse prodotte responsabilmente e a basso tasso di emissioni, o ad altre fonti energetiche rinnovabili.
- Ridurre le emissioni del suolo, in particolare nelle torbiere e nei terrenti ad alto contenuto di carbonio.
- Preservare e accrescere l’assorbimento e il sequestro di carbonio da parte delle foreste gestite, così come da parte degli altri ecosistemi.
- Promuovere l’innovazione tecnologica e l’adozione di sistemi produttivi innovativi che incrementino l’efficienza energetica e riducano le emissioni di gas serra.
- Applicare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, e riportarli con sistematici rapporti che presentino un pieno resoconto dei gas serra biogenici emessi nella produzione di carta e sottoprodotti, includendo il calcolo del debito di carbonio.
- Assicurare una produzione pulita
- Utilizzare le migliori tecnologie possibili per minimizzare l’utilizzo di acqua, energia, prodotti chimici ed altre materie prime.
- Utilizzare le migliori tecnologie possibili per minimizzare la produzione di rifiuti solidi, l’inquinamento termico, e le emissioni in aria e acqua.
- Eliminare gli scarichi e i rifiuti tossici.
- Eliminare l’uso di cloro e di componenti del cloro per i processi di sbianca.
- Assicurarsi che i sistemi di produzione non mettano a repentaglio un equo accesso all’utilizzo di acqua, né la qualità dell’acqua o la produzione locale di generi alimentari. I sistemi di produzione non devono neppure mettere a repentaglio i servizi ambientali e i beni naturali.
- Assicurare trasparenza e integrità
- Sviluppare politiche vincolanti e obiettivi legati a scadenze per il loro raggiungimento.
- Dimostrare e documentare la catena di custodia di tutta la carta e dei prodotti cartacei. Assicurarsi che i consumatori abbiamo facile accesso a informazioni attendibili sulle origini e sul trattamento delle fibre, sulla sostenibilità e sui metodi di produzione della carta e dei prodotti derivati.
- Eliminare il “green-washing”, ossia la pratica di ingannare il consumatore con comunicazioni ambientali fuorvianti.
- Assicurare un sistema di giuste remunerazioni e responsabilità economica che aiutino a ridurre l’impatto della produzione e dell’impiego dei prodotti cartari.
- Rifiutare investimenti, partecipazioni in transazioni economiche (es. finanziamenti e relazioni commerciali) con imprese che non aderiscano coerentemente alla Visione qui esposta.
- Impegnarsi a stilare un report ambientale trasparente, regolare, pubblicamente disponibile e completo, circa i progressi raggiunti.
Collaborare per una soluzione
Noi, i firmatari di questa Visione, ci uniamo per portarne avanti i contenuti. Siamo consapevoli del fatto che il raggiungimento di questi obiettivi è un passo ambizioso che comporterà sfide significative, e che in alcuni ambiti è ancora necessaria una ulteriore ricerca. Riconosciamo altresì il ruolo unico e complementare che ogni impresa, associazione, governo e singolo individuo, possono giocare nel portare l’industria cartaria verso la sostenibilità ambientale e sociale.
Ci impegniamo insieme per:
- condurre campagne volte ad eliminare le attività dannose per l’ambiente e per la società da parte dell’industria cartiera
- monitorare i progressi di tutte le parti coinvolte nel il raggiungimento di questa visione;
- sviluppare e favorire la collaborazione e il dialogo tra NGO, industrie e altre istituzioni;
- incoraggiare i governi a sviluppare misure normative, fiscali ed operative, in linea con questa visione;
- incoraggiare solamente gli investimenti responsabili;
- articolare e mettere in atto politiche di acquisto e forniture responsabili e fornire guide all’acquisto.
[1] Il ciclo di vita include l’intero sistema di produzione, tra cui il rifornimento di fibre, la produzione di cellulosa, la produzione di carta, il trasporto, l’utilizzo, il multiplo riciclo e lo smaltimento.
[2] La linea di povertà nell’accesso all’uso di carta è stata stabilita è di 30 kg annui, la quantità di carta indicate dall’ UNESCO come necessaria all’educazione e all’esercizio della democrazia.
[3] Diritti Fondamentali dei Lavoratori ILO: libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, diritto of associazione, abolizione del lavoro forzato, eliminazione del lavoro minorile, proibizione della discriminazione nelle assunzioni e sul lavoro.
[4] Convenzione ILO 169 sui diritti dei popoli indigeni e tribali, Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1966), Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, meglio nota come Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (1966), Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966), Dichiarazione ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni.
[5] Vedi la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni, il “Rapporto Ruggie” Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, le Linee guida volontarie della FAO per una governance responsabile dei regimi fondiari e dei diritti di accesso alla terra e alle risorse forestali e ittiche
(http:// www.forestpeoples.org/guiding-principles/free-prior-and-informed- consent-fpic).
[6] Alcune foreste sono tanto rare, minacciate o ecologicamente vulnerabili, o hanno una importanza biologica o culturale di scala mondiale che qualsiasi uso con finalità commerciale può pregiudicare irreparabilmente il loro valore di conservazione. Maggiori informazioni sul documento di discussione “Wye River”: Ecological Components of Endangered Forests (Componenti ecologici delle foreste minacciate). http://www.greenpeace.org/usa/Global/usa/report/2010/2/endangered-forests-technical-d.pdf.
[7] Alcune forme di conversione deve essere evitata, ma sono possibili alcune attività di conversione quando questa sia stata concordata in un processo in grado di proteggere le foreste di alto valore di conservazione, le aree di alto valore di carbonio, e con un processo nel pieno rispetto consenso libero, previo e informato (rispettivamente HCV, HCS e FPIC) con la partecipazione trasparente delle parti interessate.
[8] Al fine di prevenire il degrado, la sussidenza e gli incendi nelle torbiere, si dovrà:
- evitare lo sviluppo di piantagioni nelle torbiere;
- assicurare una gestione responsabile delle torbiere, compresa la loro restaurazione;
- eliminare le piantagioni basate sul drenaggio delle torbiere, in quanto generano quantitativi inaccettabili di gas serra o provocano subsidenza del suolo, desinata a provocare inondazioni che renderanno l’intera area improduttiva.