Un altro leader delle comunità indigene è stato ucciso in Colombia. Lo annunciano Amnesty International e la rete Rettet den Regenwald.  Walberto Hoyos Rivas, leader delle comunità stanziate lungo il corso del fiume Curvaradó è stato ucciso lo scorso ottobre dai paramilitari el gruppo "Aquila Nera", per impedire che partecipasse da testimone al processo per l'uccisione di un altro leader indigeno, avvenuta nel 2005.

Il conflitto nella regione de Curvaradó è causato dall'espansione delle piantagioni di palma da olio. Le comunità indigene tentano di difendere le proprie terre, espropriate dai grandi latifondisti. I paramilitari sono impiegati per mettere a tacere la resistenza indigena.

Nel bersaglio di paramilitari, anche la Commissione Interconfessionale Giustizia e Pace, un'associazione colombiana per diritti umani, che si batte per i diritti umani degli attivisti contadini nella piantagioni di palma da olio. Le minacce interessano la stessa Commissione, un membro della quale è stato rapito da paramilitari del gruppo "Aquila Nera".

Legati alle grandi piantagioni di olio di palma e agli allevamenti, i gruppi paramilitari hanno una capillare rete, che gode di ampie protezione fra le autorità.

Un appello della Commissione Interconfessionale Giustizia e Pace al Presidente colombiano Uribe e al suo governo che siano garantiti i diritti delle comunità tradizionali e protetta la vita degli osservatori dei diritti umani.

L'appello è disponibile sul sito di Rettet den Regenwald:

http://www.regenwald.org/international/englisch/protestaktion.php?id=332

 

 

 

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