Il 25 settembre 2017, l’attivista ambientale Nasako Besingi, è stato arbitrariamente arrestato nel suo ufficio a Mundemba, nella provincia camerunese di Ndian, nel corso di un’operazione congiunta di polizia ed esercito. La sua colpa: denunciare l'espansione delle piantagioni di olio di palma nelle foreste pluviali africane. Nessuno sa dove sia stato condotto.
Besingi è il direttore dell'associazione locale SEFE (Lotta per preservare l'ambiente futuro) con sede nella città di Mundemba. Da tempo si batte contro una grande piantagione industriale di palma da olio da parte della SGSOC, una controllata dall'Herakles Farms. Le piantagioni sono state promosse, nonostante l'opposizione delle comunità locali e della società civile e malgrado sia chiaro che distruggeranno ampi tratti di foresta pluviale, foreste critiche per specie minacciate come lo scimpanzé.
 
Nasako Besing
Non importa quali siano le minacce e le intimidazioni contro di me, continuerò la mia lotta pacifica per i diritti della mia comunità che si batte per le nostre foreste. Nasako Besingi

Il 25 settembre 2017, intorno alle 6.30, un nutrito gruppo di ufficiali di polizia locali, id gendarmi ei funzionari dell'esercito hanno fatto irruzione nell'ufficio di Nasako Besingi, accanto alla sua casa. Gli ufficiali hanno perquisito l'ufficio di Nasako Besingi e hanno confiscato documenti, computer portatile, telefono, schede SIM, la carta d'identità e il passaporto. Quindi hanno arrestato Nasako Besingi, che è stato condotto alla Brigata di Gendarmeria di Mundemba, senza informarlo delle accuse. 
Successivamente Nasako Besingi è stato caricato in un’auto la cui destinazione è sconosciuta.

L'arresto di Nasako Besingi è parte di un’ondata di attacchi verso i difensori dei diritti umani. Il 21 gennaio 2016, il Tribunale di primo grado di Mundemba ha condannato Nasako Besingi a pagare una multa di 344.400 franchi CFA (circa 524 euro) o a un anno di reclusione, per aver testimoniato pubblicamente contro le piantagioni. Il 3 novembre scorso, Nasako Besingi è stato condannato a pagare i danni per diffamazione alla Herakles Farms (che sostiene di aver subito danni da un articolo pubblicato sulla stampa locale) ha affermato che un articolo pubblicato dal difensore dei diritti umani ha provocato un danno alla società. Nell'articolo in questione, Nasako Besingi denunciava di essere stato aggredito da dipendenti della Herakles Farms. Invece di perseguire gli aggressori, il tribunali ha condannato l’aggredito a pagare un'ammenda di 1 milione di franchi CFA (circa 1.500 euro) o di 3 anni di reclusione. Ora il nuovo arresto, senza mandato e senza apparente motivo. Di Nasako Besingi non si sa ancora nulla.
 
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