L'industria del legno, oltre che alla corruzione ed alla sopraffazione, è spesso legata alla guerra. Dove le ricchezze naturali attirano eserciti e milizie, si rivelano una minaccia per le popolazioni locali.
Il legno è una delle merci di scambio nei conflitti armati, e spesso i carichi di armi seguono in senso inverso le stesse rotte dei carichi di tronchi, lungo le strade aperte dalle compagnie nel cuore della foresta, altre volte le stesse navi del legno trasportano armi e rifornimenti.
È più facile abbattere un albero che estrarre petrolio o nichel: il legno è giù in superficie, non è nascosto, né richiede i forti investimenti necessari per estrarre petrolio, gas o metalli preziosi. Pochi soldati con motoseghe e camion sono in grado di ottenere centinaia di migliaia di dollari in breve tempo. Una impresa più organizzata ne può ottenere centinaia di milioni.
Le compagnie del legno che continuano i propri affari senza curarsi delle conseguenze, si rendono attivamente o passivamente complici delle guerre e del traffico di armi.