Rosso è il cielo, rossa è la terra. Non è Marte, è la provincia indonesiana di Jambi, dove gli incendi hanno resto la terra e l’aria rosse come il fuoco. Hai scatti sono di Muhammad Dani, uno studente del posto, e non avrebbero subito alcun ritocco. L'incredibile atmosfera marziana deriva dai diffusi incendi forestali, che hanno creato una cappa di foschia fumosa, che dall'isola di Sumatra si estende fino a Singapore e alla Malesia.
INSTAGRAM @DANI_KHOLIK tramite REUTERS
In meteorologia il fenomeno è noto come "Rayleigh scattering"con le particelle più piccole, liberate dal fumo degli incendi, che creano l'effetto rosso nel cielo. L’aerosol, particelle solide o liquide sospese nell’aria, può provenire da incendi boschivi, da polvere sollevata da tempeste di sabbia, o spruzzi di mare o eruzioni vulcaniche.
L'agenzia meteorologica indonesiana ha affermato che il cielo è diventato rosso anche in alcune parti di Sumatra a causa della "dispersione della luce solare da parte di particelle che fluttuano nell’aria”.
"Il fumo degli incendi boschivi era diverso rispetto ad altre aree in cui si verificano incendi boschivi", ha affermato l’agenzia meteorologica. Il satellite ha infatti mostrato che alcune aree apparivano marroni ma Jambi sembrava bianco, indicando che il fumo era molto denso ", ha detto l'agenzia, osservando che gli incendi erano probabilmente dovuti alla torba altamente infiammabile.
Ogni anno, gli incendi in Indonesia creano una foschia fumosa che impesta l'intera regione del sud-est asiatico, lasciando dietro di sé decine di migliaia di malattie respiratorie.
Secondo l'agenzia nazionale per i disastri dell'Indonesia, circa 328.724 ettari di terra erano già stati bruciati nei primi otto mesi dell'anno. Parte di questi fuochi sono appositamente appiccati per pulire il terreno dalla vegetazione inutile e poter sfruttare il terreno per le piantagioni di palma, pasta di legno e carta. Una pratica resa ancor più devastante dal drenaggio della torba, che rende lo stesso terreno infiammabile.
Secondo l'agenzia nazionale per i disastri dell'Indonesia, circa 328.724 ettari di terra erano già stati bruciati nei primi otto mesi dell'anno. Parte di questi fuochi sono appositamente appiccati per pulire il terreno dalla vegetazione inutile e poter sfruttare il terreno per le piantagioni di palma, pasta di legno e carta. Una pratica resa ancor più devastante dal drenaggio della torba, che rende lo stesso terreno infiammabile.