In attuazione alla normativa europea sul legno illegale, le autorità tedesche hanno sequestrato due lotti di legname illegale proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo ( RDC). Il sequestro è il primo caso di applicazione di una legge europea che vieta il commercio di legname di origine illegale, entrata in vigore nel marzo 2013. L'azione di governo è stata innescata da una denuncia da parte di Greenpeace.
"Questa azione invia un forte segnale a tutte le compagnie del legno e ai loro acquirenti in Europa affinché evitino affari poco raccomandabili - ha dichiarato Danielle van Oijen , di Greenpeace- Esortiamo le autorità tedesche a condurre un'indagine completa e non lasciare che le imprese coinvolte sguscino via utilizzando qualche cavillo”.
Secondo Greenpeace, i paesi dell'Unione Europea devono aumentare l’impegno all’implementazione del regolamento europeo sul legname, altrimenti il legno illegale continuerà a entrare nel mercato comunitario.
Il legname sequestrato è wengé, specie tropicale considerata minacciata. Il legname è stato abbattuto nella Repubblica Democratica del Congo dalla compagnia del legno libanese controllata dalla Bakri Bois Corporation (BBC). I tronchi della BBC sono stati scaricati nel porto belga di Anversa nell’aprile 2013 per conto del brooker Bois d'Afrique Mondiale e sono stati poi immessi sul mercato comunitario da tre commercianti tedeschi. Un ulteriore partita è stata invece spedita nella Repubblica Ceca.
“E’ prioritario fermare la deforestazione illegale e distruttiva. Queste foreste sono un habitat prezioso e una risorsa essenziale per milioni di person. Il governo congolese deve cancellare i contratti illegali, come le concessioni utilizzate dalla BBC, e perseguire gli operatori coinvolti nella falsificazione di documenti ufficiali. Non una singola asse di legno illegale deve farsi strada verso l'Europa " ha aggiunto Raoul Monsembula, di Greenpeace Africa.
Il legname è stato abbattuto utilizzando nell'ambito di un contratto illegale di concessione, stando a un rapporto stilato dello stesso governo, e successivamente approvato dall’ente indipendente di monitoraggio indipendente. Una missione congiunta campo organizzata da da Greenpeace Africa, Global Witness e le associazioni locali ha confermato questi rapporti e individuato altri casi di irregolarità.