L'Italia è di nuovo emersa come crocevia del commercio di legname sotto embargo proveniente dal Myanmar. In seguito al brutal scolpo di stato militare, l’Unione Europea sta stabilito sanzioni sul commercio con questo paese. Ma il legname birmano continua a entrare in Europa attraverso l’Italia. E’ intitolato “The Italian Job” il rapporto pubblicato dall’Environmental Investigation Agency (EIA).
"I risultati di diciotto mesi di investigazioni sollevano interrogativi gravi su come le autorità italiane e quelle dell'Unione europea abbiano permesso a questo commercio di continuare praticamente incontrastato sotto i loro occhi", ha dichiarato Faith Doherty, dell'EIA.
“Numerose sentenze hanno reso ben chiaro che è impossibile importare teak o altri legnami dal Myanmar e rimanere in conformità con il Regolamento europeo sul legname (EUTR). Questo era già ben chiaro giù prima che quest’anno fossero state sancite sanzioni direttamente mirate allo sfruttamento delle risorse naturali del Myanmar.
“A chi ha continuato a importare legname del Myanmar sono state comminate solo multe irrisorie, malgrado sia chiaro che stanno violando la legge. Anzi, il commercio ha continuato a crescere. Dal colpo di stato in poi, tra marzo e maggio di quest'anno, alcuni importatori italiani hanno acquistato tra 1,3-1,5 milioni di euro di prodotti in legno dal Myanmar.
Quando gli è stato chiesto, nessuno di loro era disposto a confermare di avere intenzione di fermare le importazioni.
Da parte loro, gli importatori hanno dichiarato di avere tutta la documentazione necessaria per importare teak dal Myanmar, insistendo sul fatto che senza di essa il legname sarebbe stato fermato dalla dogana.
"Continuando il commercio di legname, queste imprese stanno sostenendo la giunta militare e la sua brutale repressione del popolo del Myanmar, oltre che la continua distruzione delle foreste del paese", ha continuato Doherty.
L'Italia ha una lunga storia di scambi commerciali con il Myanmar. Secondo i dati ufficiali, le importazioni di legname dal Myanmar in Italia sono aumentate nel corso degli ultimi anni, arrivando a dominare il commercio dell’Unione Europea.
Al tempo stesso, le importazioni di legname del Myanmar di altri Stati membri dell'UE come Belgio, Germania Olanda, sono crollate in ottemperanza ai requisiti di due diligence previsti dalla legge europea.
Alcuni degli importatori, contattati dall'EIA, hanno ammesso di non essere stati in grado di rispettare la legge europea EUTR in quanto non erano in grado di garantire che il legname importato provenisse da fonti legali.
C’è poi il caso clamoroso della F.llI Budai un’impresa che ha important teak dal Myanmar in violazione della legge europea EUTR mentre allo stesso tempo riceveva finanziamenti dall’Unione Europea.
“La popolazione del Myanmar ha chiesto di fermare il flusso di fondi che sostengono i militari golpisti”, ha aggiunto Doherty. “Sono state imposte sanzioni alla impresa statale Myanmar Timber Enterprise e alle entità commerciali militari che supportano la giunta. Gli Stati membri dell’Unione Europea, e in particolare l'Italia, non possono continuare a di voltare le spalle al popolo del Myanmar”.
L'indagine di EIA mostra come diverse aziende italiane siano anche triangolando il legname del Myanmar verso altri paesi europei.