La foresta del Canada è la più grande foresta boreale intatta, e rappresenta da sola un terzo dell’anello forestale che circonda il Polo Nord, al di sopra del cinquantesimo parallelo. Nella remota area settentrionale dell Quebec, nei pressi delle rive gelate del fiume Broadback, la foresta di conifere ospita centinaia di specie, tra cui il caribù di foresta, specie minacciata di estinzione. Per secoli, le genti delle tribù Cree hanno vissuto e cacciato in questi boschi. Dagli anni settanta in poi il progresso si è affacciato a queste foreste, con la costruzione di dighe idroelettriche che hanno sommerso le vallate, e dei taglialegna che hanno portato via la foresta fetta per fetta.
Fino a quando nel 2010 un gruppo di Cree ha iniziato a bloccare le strade forestali. Secondo i Cree il prelievo di legname non porta grandi vantaggi. In cambio, distrugge le loro foreste. Quindi hanno iniziato a demarcare i loro territori, circa 13.000 chilometri quadrati di foreste, chiedendone la protezione.
Le compagnie del legno hanno accettato una moratoria, ma questa era a tempo, ed è scaduta lo scorso giugno. Allo stallo si aggiungono le complicazione politiche. Il partito liberale appoggia un massiccio sfruttamento delle risorse naturali del Quebec settentrionale, promettendo “migliaia di posti di lavoro, cantieri e milioni di metri cubi di legname”.
Anche il suo principale competitore, il Parti Quebecois, ha promesso un aumento dello sfruttamento di legname.Il settore rappresenta il 2,7 per cento del prodotto interno lordo della provincia, esportando ogni ann legname, carta e cellulosa per miliardi di dollari.
Ma dove non ci sono alberi scompaiono anche gli animali, e i cacciatori tradizionali non hanno di che cacciare.
Per i Cree, la caccia non è solo un mezzo di sostentamento, ma è il cuore della cultura tradizionale, oltre ad essere un diritto riconosciuto dalla legislazione canadese. Ma il diritto è calpestato dall’avanzata delle compagnie del legno, che si spingono sempre più a nord.
Ma i taglialegna non se ne curano. “Loro non chiedono mai. Loro non si preoccupano di quello che pensiamo". E le motoseghe spingono sempre di più verso nord. A volte annunciano i loro piani e offrono compensazioni. “Io dico di no , ma loro non si fermano”.
Gli inverni si accorciano, e caribù stanno diventando sempre più scarsi a causa del disboscamento, mentre sempre più lupi arrivano lungo lungo le strade forestali. E i Cree temono di perdere lo stile di vita dei loro antenati.