Le salamandre sono piccoli anfibi privi di polmoni che vivono negli habitat forestali umidi. La loro funzione critica nei collegamenti vitali delle catene alimentari, ne fa un essenziale indicatore dello stato delle foreste, dei loro disturbi e del loro eventuale recupero. insomma, veri e propri ispettori forestali al servizio della comunità scientifica. I ricercatori dell'Università del Missouri hanno verificato che la dimensione della popolazione della salamandra riflette la qualità dell'habitat forestale e può aiutare a la capacità degli ecosistemi di recuperare in seguito al disboscamento.
Gli autori dello studio, pubblicato su Conservation Biology, ritengono che la por ricerca possa essere di aiuto nel monitorare gli ecosistemi forestali in tutto il mondo.
"Uno dei nostri interessi principali è nella conservazione degli anfibi e degli habitat che utilizzano", spiega Ray Semlitsch, dell'Università del Missouri. "Stiamo cercando di capire come l'uso del territorio, e in particolare la gestione forestale, impatti sulla la sopravvivenza degli anfibi nel paesaggio. E abbiamo verificato che il recupero salamandra, o la quantità di tempo necessario alle salamandre per ripopolare una zona di disboscamento, può aiutare i manager forestali ad adottare adeguate metodologie di gestione forestale”.
Semlitsch ha scelto di studiare una zona boschiva nei monti Appalachi meridionali che ha la più alta diversità mondiale di salamandre. Le salamandre sono raramente visibili di giorno, dato che respirano con la pelle bagnata, e quindi vanno in cerca di cibo la notte. I ricercatori hanno condotto indagini di salamandre terrestri, ossia quelle che non vivono nell’acqua dei fiumi ma che si basano sull’umidità dell’ambiente. "La maggior parte dei biologi della conservazione studiano il modello di cambiamento all'interno di una specie - per esempio , come le popolazioni declinano o come ricolonizzaano un territorio dopo un grande evento", ha aggiunto Semlitsch . "Il nostro studio a compiuto un ulteriori passo, cercando di capire le cause del declino delle specie. La risposta è che le fluttuazioni della popolazione dipendono dal comportamento dell'animale, come dalla sua capacità di disperdersi, per esempio in seguito a un evento di lunga durata come l’abbattimento di una sezione di bosco".
Circa la metà di tutte le superficie forestale negli Stati Uniti è su suolo demaniale, dove l’attenzione a una gestione responsabile è maggiore. Un esempio è l’abbattimento di frazioni limitate di bosco, lasciano in piedi sezioni di foresta matura. Questo può limitare la dispersione della fauna selvatica in seguito alle operazioni di taglio.