Un gruppo di comunità locali della provincia di Ratanakiri, in Cambogia, ha presentato ricorso presso il braccio privato della Banca mondiale, la Società finanziaria internazionale ( IFC), affinché ritiri il suo appoggio al barone vietnamita della gomma Hoang Anh Gia Lai (HAGL). L’associazione britannica Global Witness ha documentato con un rapporto come la HAGL stia devastando campi e foreste tradizionali per espandere le proprie piantagioni di gomma in Cambogia e Laos, in un clima di intimidazioni e di violazioni dei diritti umani.
"Le comunità indigene emarginate richiedono una azione riparatrice alle imprese e agli investitori che hanno portato via e distrutto le loro terre e le loro foreste", ha dichiarato Megan MacInnes di Global Witness .
“Considerando le massiccie intimidazioni che hanno subito, si tratta di un passo molto coraggioso, che che la IFC dovrebbe recepire smettendo di finanziare simili progetti”. Global Witness chiede alla IFC per rispondere al ricorso presentato dalle comunità locali, e di portare la HAGL a un tavolo negoziale finalizzato a una soluzione che rispetti i diritti umani.
La IFC ha recentemente ammesso di aver commesso errori nella attuazione delle sue politiche sociali e ambientali nell’approvazione di un prestito da 30 milioni di dollari assegnato a un’azienda produttrice di olio di palma in Honduras, la Corporation Dinant , che ha mostrato avere problemi similare a quelli del gigante vietnamita della gomma.
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