In Bolivia, la costruzione di una strada taglia in due la foresta pluviale, penetrando attraverso il parco nazionale e riserva india dei TIPNIS. La strada collegherà la regione amazzonica ai porti del Pacifico, per facilitare l'esportazione di materie prime. Ma la strada distruggerà la foresta e la zona TIPNIS che è la patria dei popoli indigeni, e attirerà avventurieri di ogni sorta. Ora gli Indios cercano di fermare il progetto marciando verso la capitale della Bolivia, La Paz.

Tre differenti tribù si sono unite per protestare contro il tracciato, che taglierà attraverso il loro territorio o "grande casa", come loro lo chiamano.

Al Presidente della Bolivia, Evo Morales,
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Dr. Signor Presidente Evo Morales,
Sono molto preoccupato per la costruzione della strada tra Villa Tunari e San Ignacio de Moxos. Questa strada taglierà in due il Parque Nacional e riserva Indigena Territorio Isiboro (Secure TIPNIS) e distruggerà i mezzi di sussistenza dei suoi abitanti.
Le comunità che vivono nella TIPNIS riferiscono che i diritti dei popoli indigeni, la protezione della biodiversità e dell'ambiente, e gli accordi internazionali firmati dalla Bolivia sono stati ignorati dal governo.
Per queste ragioni, sostengo la campagna per difendere TIPNIS e dichiarato la mia solidarietà con la marcia dei popoli indigeni a La Paz, organizzata per protestare contro la strada.
Insieme con i popoli indigeni, chiedo l'immediato blocco dei lavori di costruzione della strada. Le chiedo di rispettare la legge e di proteggere TIPNIS. Le chiedo inoltre di adottare misure urgenti contro l'invasione delle piantagioni illegali di coca nella regione.
La risoluzione emessa dai popoli indigeni nel corso della loro 29a Conferenza tenutasi lo scorso 18 maggio deve essere rispettata. Questa risoluzione rigetta il progetto di costruire la strada.
La prego inoltre di sospendere la valutazione ambientale del TIPNIS avviata dal Servizio Nazionale per Aree Protette senza consultare i popoli indigeni.
La prego di dare ascolto alle legittime preoccupazioni dei popoli indigeni e di studiare un percorso alternativo al di fuori del TIPNIS.
Signor Presidente, La preghiamo di contribuire a salvare la Madre Terra. Lei ha l'autorità e la conoscenza per farlo. E può impedire che le generazioni attuali e future dei boliviani siano sacrificate agli interessi commerciali del Brasile, causando l'estinzione per l'eternità di specie animali e vegetali uniche al mondo.
Cordiali saluti,
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