La Valle degli Antichi platani nel cuore di Villa Borghese, uno dei patrimoni storici artistici e naturalistici più importanti d’Europa, sta per essere sbancata dai bulldozer dell’Acea per realizzare un acquedotto. Quei platani sono veri e propri monumenti viventi: piantati nel 1608 dal cardinale Scipione Caffarelli Borghese, hanno ormai la veneranda età di 401 anni, e sono uno degli ultimi esempi sopravvissuti del paesaggio rurale seicentesco e pre-romano.
La Valle, riconosciuta per il suo valore paesaggistico a livello internazionale, è tutelata da ben tre leggi e convenzioni internazionali: il decreto legislativo 42 del 2004 con le sue modifiche e integrazioni, la Convenzione Europea del Paesaggio sottoscritta anche dall’Italia, e la Carta di Firenze promulgata dall’Unesco. Ognuna di queste leggi e convenzioni proibisce l’impiego di mezzi pesanti, come i bulldozer Turbo dell’Acea, all’interno di queste aree protette. Per autorizzare lo sbancamento di quel santuario, le autorità comunali hanno fatto carta straccia di tutte le leggi di tutela. Le trincee previste dall’Acea - larghe almeno 1 metro e profonde 2 m., cioè più dell’altezza di un uomo, scavate a una distanza di appena 3 m. dalla base dei platani giganti, rischiano di provocare danni gravi e irreparabili. Una soluzione alternativa c’è, con una ragionevole modifica del percorso.
Per proteggere i platani si è mobilitata l'Associazione Amici di Villa Borghese.
Il Platano dell'isola greca di Kos (un Platanus orientalis ) che la leggenda vuole sia stato piantato da Ippocrate è la risorsa turistica principale dell'isola con migliaia di persone l'anno. Il Platano è l'albero che ha ispirato a Haendel l'opera "Serse" con la sua celebre aria "ombra mai fu".
Quei platani di Villa Borghese
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