Il governo irlandese ha abbandonato i progetti di vendita dei diritti di taglio nei i boschi statali. Simon Coveney, ministro irlandese dell'Agricoltura, ha però dichiarato che il governo si appresta a creare un'impresa, fondendo le imprese forestali statali, la Coillte e la Bord na Mona - per lo sfruttare le foreste producendo biomasse a fini commerciali.

Il ministro ha detto che la decisione di ritardare la vendita di circa un milione di acri di alberi è  stata presa in base a considerazioni relative all'occupazione, all'accesso del pubblico alle foreste e alle possibili perdite finanziarie.

Già l'economista Peter Bacon aveva avvertito il governo che la vendita avrebbe causato nel medio periodo una  perdita di 1,3 miliardi di euro, oltre a causare la perdita di circa 12.000 posti di lavoro. Il governo però non ha escluso una vendita nel futuro, e si è preso 18 mesi di tempo per analizzare le opzioni della Coillte. 

Richard Boyd Barrett, dell'associazione People Before Profit (le persone prima del profitto) che si è battuta contro la svendita, ha sottolineato che sarebbe stata una scelta disastrosa. Negli ultimi mesi, diverse migliaia di persone avevano partecipato alle proteste e alle passeggiate nei boschi, per opporsi alla vendita.

 

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