Il recente vertice della CITES tenutosi a Johannesburg, ha approvato l’inclusione dell’intero genere Dalbergia nell'appendice II della Convenzione sotto restrizioni commerciali: da oggi sarà consentito solo un commercio controllato e sostenibile di queste specie. La domanda di questi legni, in particolare in Asia, ha avuto un impatto devastante sulle risorse disponibili nel sud-est asiatico e trafficanti stanno attingendo a fonti alternative in Africa e America Centrale.

La CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche, chiamata anche la Convenzione di Washington) è un accordo internazionale volto garantire che il commercio internazionale di animali e piante selvatiche non minacci la sopravvivenza della loro specie.

Il genere Dalbergia è vasto e diffuso, e comprende oltre 300 specie di piante di molte forme diverse: alcune di queste specie producono legname ricercato e di alta qualità, commerciato come “Rosewood” o Palissandro, o esportato in Cina come Hongmu ( "Redwood"), un legno dai bei riflessi rossi intenso intensamente utilizzato per la produzione di mobili di lusso.

Fino ad ora, solo un numero limitato di specie Dalbergia è stato posto sotto protezione dalla CITES, e l'estensione sarà più facile far rispettare la legge. Infatti, in molti paesi, il commercio di "legno di rosa" ha guidato l'illegalità nel settore forestale. Specie protette sono state massicciamente contrabbandate sotto il nome di spese sorelle molto simili ma non protette. La recente decisione della CITES pone fine a questo escamotage.

Alcune specie di Dalbregia possono ancora essere commerciate in base alle nuove regole, ma richiedono autorizzazioni rilasciate solo se la il prelievo è considerato sostenibile.

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