Mentre i capi di stato discutono a Parigi del clima globale, nuovi incendi incontrollati stanno infuriando nell’Amazzonia brasiliana, distruggendo vaste aree di foresta ai margini occidentali del “polmone della terra”. Le fiamme, divampate in coincidenza con l’inizio del summit internazionale sul clima COP 21, stanno minacciando uno degli ultimi popoli incontattati del mondo.
Secondo Survival, gli incendi sarebbero stati appiccati dai taglialegna illegali, in rappresaglia per i tentativi degli indigeni di difendere i loro territori e tenere lontani gli invasori. Ora minacciano una delle poche aree di foresta pre-amazzonica rimaste in Brasile: è l’ultimo ambiente di questo tipo al mondo.
Questa foresta è la casa degli Awá – uno dei popoli più vulnerabili del pianeta – che dipendono dalla terra per la loro sopravvivenza.
Gli Awá e altri popoli indigeni del mondo sono in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico e la distruzione degli ambienti naturali in cui vivono. Sono i migliori custodi delle loro foreste; per questo, rispettare i loro diritti territoriali è il modo più economico e veloce per conservare l’Amazzonia.
“Oggi sono andato nella foresta e mi sono trovato circondato da fumo e polvere…” ha dichiarato Tatuxa’a, un portavoce awá. “C’è fuoco ovunque, ed è molto vicino alle nostre comunità… Abbiamo bisogno che il governo ci aiuti… Da soli non possiamo spegnere gli incendi, sono troppi!”
“La foresta è ricca di frutti e selvaggina… e ora sta venendo tutto distrutto!” ha aggiunto. “Anche i nostri ruscelli si stanno prosciugando. Dove andremo a cacciare? Dove raccoglieremo il miele? Oggi sono molto triste e preoccupato.”