Ogni anno il Perù perde una media di 150.000 ettari di foresta naturale amazzonica a causa della deforestazione causata dall'agricoltura migratoria e dall'attività di sussistenza che devasta l'Amazzonia. Secondo l'Agenzia Peruviana Nazionale per le Foreste e per la Fauna Selvatica (Serfor), altre cause di deforestazione che mettono a rischio i 74 milioni di ettari di foreste del paese sono la il prelievo illegale di legname, l’estrazione mineraria illegale e la coltivazione di foglie di coca.
John Leigh, direttore del Serfor, ha sottolineato che la deforestazione è concentrata nelle aree più povere dell'Amazzonia. Per questo, ha detto, è il dovere dello Stato a garantire l'uso sostenibile della risorsa a beneficio della popolazione locale. "Dobbiamo dare alla foresta un forte valore economico e promuovere la ricchezza che può produrre nel suo stato naturale, gestito in modo sostenibile, per evitare un cambiamento di uso del territorio e la diffusione di attività illegali", ha detto Leigh.