Una quindicina di attivisti di Greenpeace hanno bloccato alcuni mezzi della forestale utilizzati per l’abbattimento di alberi nella più antica foresta primordiale della Polonia, una delle più antiche foreste vergini d’Europa, a Bialowieza, classificata come patrimonio mondiale dell’Unesco. Due giovani si sono incatenati ai mezzi che stavano uscendo dal garage dove vengono posteggiati nelle ore notturne nel villaggio di Czerlonka, nell’Est del Paese. Oltre agli attivisti di Greenpeace hanno manifestato anche quelli di Dzika Polska con striscioni che recitano “Stop all’abbattimento” e “Salviamo la Foresta di Bialowieza”.
L’abbattimento degli alberi è stato stata autorizzato dal ministero dell’Ambiente polacco nonostante le raccomandazioni della Commissione europea che aveva manifestato la sua contrarietà. Varsavia sostiene di voler procedere all’operazione “di protezione” per frenare l’infezione da bostrico che ha attaccato la corteccia degli abeti rossi, salvaguardare il traffico autostradale e evitare incendi. Gli ecologisti e gli scienziati polacchi sostengono, però, che non sia affatto necessaria la deforestazione e che la foresta al confine con la Bielorussia possa curarsi da sola, mentre il governo vuole favorire gli interessi delle compagnie del legno.
La foresta di Bialowieza è protetta dallo status di “Patrimonio universale Unesco” ma il governo ha annunciato di voler declassare la foresta dal prestigioso status.
Greenpeace ha spiegato che la manifestazione di oggi serve a “dare il tempo necessario a raccogliere le prove di attività che violano le regole dell’Unione Europee e l’accordo con l’Unesco”.