Un gruppo di associazioni ambientaliste estoni e la rete Environmental Paper Network hanno inviato una lettera all’azienda estone Est-For, riguardo il progetto di una gigantesca cartiera (ma la chiamano “bioraffineria” nel piccolo paese baltico. Se costruita, la biorefinery Est-For produrrà una produzione annua di 700.000 tonnellate di pasta e consuma da 2,5 a 4 milioni di metri cubi di legno all'anno per molti decenni.

Gli ambientalisti mettono in guardia i possibili investitori su un progetto che considerano asini controverso.
• L’impianto sorgerà sul fiume Emajõgi, minacciandone la qualità delle acque e l’intero turismo della regione.
• La cartiera richiederà 3-4 milioni di legname, una quantità che si aggira attorno a un quarto dell’intera produzione del paese: da dove verranno prelevate le fibre aggiuntive? Un ulteriore intensificazione delle sfruttamento delle foreste estoni rischia di danneggiare e ridurre gli stock di carbonio.
• Non è chiaro su quali criteri sarà basata la valutazione dell'impatto ambientale (VIA).
• C’è inoltre il rischio che la normativa ambientali che protegge le foreste sarà indebolita per consentire il rifornimento della cartiera.


 
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