I due colossi sino-indonesiani APRIL e APP si contendono l'osso australiano, l'impresa cartaria Gunns. Un osso duro, almeno per gli ambientalisti che da oltre un decennio tentano di proteggere i giganteschi eucalipti della Tasmania dalle ruspe della Gunns Limited.
Il gruppo cartario Asia Pacific Resources International Limited (APRIL) vorrebbe mettere le mani sulle piantagioni della Guns, valutate attorno al miliardo di dollari. A conternderle ci sono la Asia Pulp & Paper (APP), la Nine Dragons, la Hunan Tiger Paper e la Chenming.
E così, dopo la cartiera canadese Mackenzie, che se la vede con gli appetiti della APP, ora tocca all'Australia. Nell'ultima settimana, circa il 37 per cento della Gunns ha cambiato le mani.
Il valore delle azioni ha visto un aumento netto da bassi nel momento in cui il contestato presidente John Gay ha annunciato le sue dimissioni immediata. Malgrado la scomoda posizione, la Gunns ha annunciato che non rinuncerà alla costruzione di un nuovo impianto che produrra 2,5 miliardi di cellulosa, anche se le cartiere che assumerebbero il controllo della Gunns sono più interessate al legno che alla cellulosa.
Secondo l'associazione Terra!, la APP ha dato il via ad una aggressiva penetrazione del mercato cartario europeo. L'Italia è così divenuto il primo importatore europeo di prodotti cartari indonesiani (77.000 tonnellate) e il primo di carte della APP (40.000 tonnellate).