Le piantagioni da legno, da olio o da zucchero continuano ad espandendersi ai danni delle foreste dell'Uganda
Secondo il ministro Aston Kajara, sono state recentemente creati 10.000 ettari di piantagioni. Il caso più controverso riguarda la concessione di piantagioni di canna da zucchero per la produzione di biocarburanti nella preziosa foresta di Mabira. Nel corso delle proteste per la protezione delle foresta, la polizia ugandese ha ucciso due manifestanti. Malgrado la sospensione del progetto a Mabira, le foreste del paese sono state coinvolte in un generale processo di privatizzazione con la conseguente cessione al business delle piantagioni.
Per il settore privato però questo non è sufficiente. Il presidente del Commonwealth Forestry Association (CFA) Jim Ball ha richiesto ulteriori politiche di incoraggiamento delle piantagioni. "La responsabilità della gestione delle foreste è ormai passata al settore privato, ma non ci sono sufficienti politiche di promozione degli investimenti" ha lamentato Ball, che ha subito intascato promesse in tal senso dal ministro Kajara. Le esportazioni di biocarburanti e legname sono destinate a spolpare fino all'osso le preziose foreste del pianeta.