Tre membri indigeni del gruppo etnico Higaonon sono stati brutalmente uccisi dalle guardie degli allevatori di bestiame che avevano occupato le loro terre. Il 12 luglio scorso, il personale di sicurezza di Ramcar Inc. hanno aperto il fuoco dopo ave circondato le tende in cui gli indigeni stavano prendendo il caffè. Le tende erano state piantate dagli indigeni nelle loro terre ancestrali occupate dalla Ramcar Inc. Remar Mayantao, membro del Consiglio dell’associazione del popolo indigeno Sitio Inalsahan, ha alzato le braccia in segno di resa, ma ha ricevuto un colpo all’addome, quindi è stato finito da una guardia privata che gli ha aperto la gola col coltello. Tra i feriti anche una ragazza quindicenne. Le guardie hanno poi distrutto tre delle tende degli indigeni prima di lasciare l’area. 
 
Nel 2011, la comunità Higaonon di Brgy Lupiagan aveva presentato richiesta di riconoscimento delle terre ancestrali, su un territorio di  oltre 5.000 ettari di terreno. Ma oltre la metà delle terre era stata nel frattempo occupata da privati. La comunità ha quindi potuto presentare domanda di riconoscimento solo su 2500 ettari ancora liberi. Ma anche questi sono stati presi di mira da una compagnia di allevamento di bestiame, e gli indigeni hanno deciso di piantare le loro tende nell’area reclamata, ma sono stati cacciati via dalle guardi private.
La cosa settimana, la comunità indigena ha appreso che la  Commissione Nazionale sui popoli indigeni (NCIP) aveva autorizzato il loro rientro nelle tee ancestrali,  e quindi hanno piantato le tende all’interno dell’area contesa. La risposta della compagnia è stata il massacro.
 
La Coalizione Contro Land Grabbing richiede di inviare una email al al governo filippino
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